Elephant Gin lancia un nuovo progetto solidale per la tutela degli elefanti

Tessa Gerlach, fondatrice con il marito Robin, di Elephant Gin e della Elephant Gin Foundation
20 i locali italiani, e un centinaio in tutto il mondo, impegnati nella Wildlife Warrior Campaign, la raccolta fondi lanciata dal brand. Fino al 12 ottobre proporranno una drink list a base Elephant devolvendo parte dell’incasso a progetti per la salvaguardia dei grandi mammiferi

La salvaguardia della fauna selvatica africana, in particolare del grande elefante, rappresenta da sempre uno degli aspetti al centro della politica di responsabilità sociale di Elephant Gin. Un impegno che il gin super premium di Compagnia dei Caraibi (leggi Compagnia dei Caraibi acquisisce Elephant Gin) porta avanti sin dalla sua fondazione, donando il 15% dei profitti annuali ad associazioni e altre realtà attive in Africa nella tutela ambientale e animale del Continente. Un impegno che il brand ora ha deciso di rafforzare attraverso il coinvolgimento diretto dei protagonisti del bere bene: i locali e i loro clienti. A questo scopo ha preso il via la Wildlife Warrior Campaign, progetto solidale su scala globale finalizzato proprio a raccogliere fondi da destinare alla causa.

Coinvolti nel progetto circa un centinaio di locali di tutto il mondo, che fino al 12 ottobre proporranno una drink list dedicata, con cocktail creati ad hoc dai loro bartender a base di Elephant Gin: per ogni cocktail venduto del menu solidale il locale donerà 1 euro alla Elephant Gin Foundation, l’associazione senza scopo di lucro creata da Tessa e Robin Gerlach, proprio per sostenere le attività di salvaguardia della fauna selvatica africana (leggi Elephant Gin rafforza il suo impegno a tutela dell’elefante africano).

I 20 locali italiani coinvolti

Per quanto riguarda l’Italia, sono 20 i locali hanno aderito all’iniziativa: Porto 51 a Ischia (Napoli), MezzoPieno a Marcianise (Caserta), Panoramic a Terni, Jerry Thomas a Teramo, La piazzetta a Città di Castello (Perugia), De Bardi a Firenze, Satori a Giovinazzo (Bari), Cambusa a Torre a mare (Bari), Bottega Moline a Bologna, Bar Recoaro a Legnago (Verona), Vinicolo Cocktail Bar a Catania, Isola d'Oro a Grado (Gorizia), Dom Bistrò a Sgonico (Trieste), Shake. Co a Bassano del Grappa (Vicenza), Marelet a Treviglio (Bergamo), Bù Cheese bar a Bergamo, Pinch e Dav a Milano, Speakeasy 1920 a Belluno e Julep a Bresso (Milano).

Difendere gli elefanti dal bracconaggio

Più precisamente, i fondi raccolti sosterranno il programma Wildlife Warrior della Big Life Foundation, ong focalizzata sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat dell'ecosistema Amboseli-Tsavo-Kilimanjaro, nell'Africa orientale attraverso strategie collaborative e basate sulla comunità locali. Uno dei maggiori progetti riguarda proprio la tutela degli elefanti dal bracconaggio finalizzato ad alimentare il mercato illegale dell’avorio, che provoca ogni anno l’uccisione di circa 35.000 esemplari. Grazie ai finanziamenti ricevuti l’organizzazione è riuscita a creare una rete di sorveglianza sempre più estesa, che ha come protagonisti i ranger Maasai, con più di 30 avamposti permanenti, 14 veicoli di pattuglia, cani da caccia e 2 velivoli per la sorveglianza aerea.

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