Metti un aperitivo in pinacoteca

Caffè e aperitivo al museo non sono eresie. «Sono convinto - spiega a Webar il direttore della Pinacoteca di Brera James Bradburne - che i “servizi aggiuntivi” come il gift shop, il caffè, i cataloghi, le audioguide, l’accoglienza dei visitatori debbano essere parte integrante del museo stesso, perché contribuiscono alla sua identità. Sono anch’essi core business». Da questa convinzione in Pinacoteca è nato il Caffè Fernanda, dedicato alla memoria di Fernanda Wittgens, prima donna in Italia a dirigere un museo statale e ai vertici della Pinacoteca nei difficili anni della Seconda guerra mondiale. Siamo nel cuore della storica istituzione museale milanese. Il caffè è stato inaugurato in occasione della riapertura delle sale - riallestite con nuovi colori e nuove didascalie – ed è accessibile direttamente dall’ingresso o al termine del percorso museale. È un progetto nato dalla collaborazione tra la Pinacoteca e il Gruppo Fabbro, che ha vinto la gara per la realizzazione e ne segue anche la gestione.

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    Sfogliando il menu del Caffè Fernanda ci si sente guidati nell’arte della Pinacoteca: «Abbiamo voluto le didascalie, che presentano e spiegano le opere presenti nella stanza, la quale così diventa parte del museo stesso», ci spiega ancora Bradburne. Immersi in un’atmosfera anni ’50, si ammira, sopra il bancone centrale, un dipinto di Pietro Damini del 1619. Accanto, un busto di Fernanda Wittgens in bronzo, opera di Marino Marini. Poi un marmo dedicato ad Andrea Appiani, uno dei fondatori della Pinacoteca, e altre opere che fanno sentire davvero “dentro” a un museo. «Con il Gruppo Fabbro abbiamo lavorato molto bene - spiega il direttore - e abbiamo studiato insieme il grande bancone, che è l’elemento principale, mentre grafica del menu e logo sono pensati dalla nostra squadra grafica, in Pinacoteca. Ho rifiutato e rifiuto l’idea di un servizio di ristorazione qualunque, ho voluto un locale assolutamente unico e “nostro”». Le sei persone che lavorano al caffè propongono un menu con caffetteria (espresso a 1,20 euro al banco, 2 euro servito al tavolo), croissant, torte, muffin e monoporzioni, smoothies, vini biologici al calice o in bottiglia, cocktail (un analcolico e un alcolico) e tavola fredda per ora limitata a panini e tramezzini. «A breve amplieremo l’offerta grazie ai prodotti di un orto biodinamico a sud della città», conclude Bradburne. E.B.

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