Cantiere Hambirreria di Lecce è uno spazio dalle mille anime che si articola su 800 metri quadri. Comprende birreria, ristorante, palco per live show e altro ancora. Le ultime novità, introdotte per il rilancio dopo il periodo di chiusura forza dei locali, sono la GinTonicheria e il laboratorio di pasticceria DolCi. GinTonicheria e dedicato agli amanti del Gin Tonic. Oltre 150 selezioni di gin, più di 20 tipologie di toniche in un angolo caratteristico ed esclusivo on the rooftop a cielo aperto dove fermarsi a bere un gin tonic personalizzato. È la prima GinTonicheria in città e ospiterà momenti di degustazione in collaborazione con i brand più amati dalla sua clientela. L’altro nuovo spazio, all’interno di Cantiere Hambirreria è DolCi. Scopriamolo.
“Altro…”
DolCi è un laboratorio di produzione dolciaria artigianale in stile americano. È aperto come take-away la mattina e offre il servizio al tavolo dalle 18.30 in poi. «Ci siamo ispirati - dice il team management composto da Daniele Vetrugno, Andrea Vetrugno e Erica Patisso - alla pasticceria creativa, alle vertiginose e golosissime vetrine di cui ci siamo innamorati tra un viaggio e l'altro negli States. Da oggi il Cantiere può finalmente celebrare la conquista del suo piccolo laboratorio dolciario con tante nuove costruzioni rispetto al passato. Con un marchio di fabbrica ben identificativo, DolCi, vuole segnare l'inizio di nuovi lavori in casa Cantiere, una scommessa dal nome semplice che in cinque lettere racconta già tutto della sua filosofia, alla ricerca della perfezione artigianale». Oltre alle torte e alle classiche monoporzioni l'angolo "sweet" comprenderà proposte fit (“viva le proteine, abbasso i grassi”) e vegan.
La storia di questo locale versatile inizia il 9 aprile 2017. Il format nasce dalla passione dei due fratelli Vetrugno per lo stile industrial, per i luoghi in disuso, per le fabbriche dismesse. Quello che era inizialmente solo un hobby personale si è poi unito al desiderio di un lavoro di qualità e ricerca nella ristorazione e nel beverage. Per tre anni, prima dell’apertura, c’è stata una sorta di incubazione di idee e un lungo viaggio a New York che hanno poi portato a realizzare il Cantiere, un luogo in cui l’atmosfera dei luoghi abbandonati e l’energia delle cose che hanno vissuto mille storie prima di fermarsi, si ritrovano tutte.
Il Cantiere oggi è una realtà che, pur mantenendo viva la sua anima “in continua evoluzione”, ha consolidato alcuni punti di forza che sono ormai un must. Come l’area IPA che punta sull’artigianalità come elemento distintivo. Concludono i titolari: «La birra alla spina, servita sia al banco sia ai tavoli permette di poter servire specialità prodotte da meno di un mese e questo consente di dare al cliente la birra come l’ha creata il mastro birraio». Sembrano piccoli dettagli, ma sono quelli che fanno di un locale grande, un grande locale. Buon lavoro ragazzi del Cantiere! S.N.