Peck apre nel cuore della nuova Milano

Il glorioso Peck esce per la prima volta dal tracciato di via Spadari, delle 5 Vie e della Milano medievale per insediarsi nel cuore della Milano verticale, quella del CityLife Shopping District (il più grande distretto commerciale urbano d'Italia) sotto le le torri di Allianz, Generali e, presto, anche di PWC. «Il nuovo spazio - racconta Leone Marzotto, la cui famiglia ha rilevato il marchio nel 2013 dalla famiglia Stoppani e che dal 2016 ne è l'amministratore delegato - ha quattro anime: gastronomia, ristorante, enoteca e cocktail bar. E si tratta di un'apertura doppiamente storica: non solo è la prima volta che Peck apre a Milano fuori dal proprio quartiere, ma questo negozio è anche il primo dei nuovi Peck. La sfida è portare la nostra altissima idea di qualità, di servizio e la nostra passione a contatto con pubblici nuovi: con innovazioni destinate a durare nel tempo, e senza inseguire trend o mode passeggere».

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    È, dunque, probabile che presto vedremo l'apertura in città di nuove gastronomie fregiate con lo storico marchio fondato nel 1883. Intanto, il "prototipo" di Peck CityLife si presenta, dunque, ricco di occasioni di consumo: dal "mangiare in gastronomia" - i clienti potranno gustare i cibi seduti al bancone - al nuovo ristorante (50 coperti) aperto a pranzo e a cena con menu differenti. Le proposte variano moltissimo e, ovviamente, non mancano i must di Peck come l'insalata russa, il paté, il vitello tonnato, lo storione insieme ai classici della tradizione milanese come il risotto giallo con ossobuco e la cotoletta.

    Un cocktail bar dalle grandi ambizioni

    L'enoteca in comunicazione "fluida" con le altre aree del locale, mette in scena una collezione di vini e distillati disposti teatralmente su un'importante parete che espone una selezione di 150 etichette, italiane e francesi. Appassionati e curiosi potranno farsi consigliare dai due sommelier della casa sia per la mescita sul luogo, sia per l’acquisto di bottiglie da asporto. Lo spazio sarà anche teatro di incontri dove poter conoscere i produttori di alcune etichette pregiate e degustare annate importanti delle migliori cantine. Infine, forse la novità più eclatante del nuovo Peck: un vero e proprio cocktail bar con tanto di bottigliera (circa 150 etichette), drink list (11 signature cocktail, vini al calice e una ricca selezione di distillati) e uno staff dedicato capitanato da Riccardo Brotto (prezzo consumazione minimo aperitivo 12 euro). Quest'ultimo vanta un corposo curriculum di esperienze soprattutto all'estero (5 anni a Londra lavorando al Cahoots, alSushi Samba e al Crazy Bear e in Australia al Bolt Hole) e in Italia (al Pinch di Milano) e divide il banco con due aiuti barman, Lorenzo Burrone e Basma Najmi. «Abbiamo messo a punto dei cocktail che riflettono la storicità di Peck ma anche la sua contemporaneità  - sottolinea Brotto - come, ad esempio, Il Dandi, rivisitazione del Boulevardier a base di whisky giapponese Taketsuru, essenza di legno d’acero, Campari, zafferano, Barolo Chinato e Sangue Morlacco, o lo Spadaiquiri, gioco di parole  tra Daiquiri e Via Spadari dove sorge il il negozio Peck sin dal 1883, a base di rum agricole, Dom Benedictine, limone e zafferano. Sarà una bella sfida in quanto a differenza delle altre aree, quella del cocktail bar è una proposta assolutamente inedita per Peck, ma abbiamo numerose iniziative in programma per diventare presto un polo d'attrazione per tutto il quartiere di CityLife».

    Design elegante ed essenziale

    Il progetto è stato affidato allo Studio Vudafieri-Saverino Partners che per il design degli interni ha reso omaggio alla Milano del dopoguerra, della ricostruzione, del miracolo economico, della grande operosità e progettualità meneghina: il pavimento richiama la pietra milanese storica, il ceppo di Gré delle cave del Lago d’Iseo. Il controsoffitto del ristorante, a losanghe di legno, cita Villa Necchi Campiglio di Portaluppi, così come i montanti che reggono le mensole rievocano la Torre Velasca di BBPR. Per le sedute invece è stato scelto Gio Ponti (foto courtesy Peck). C.B.

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