Beluga Signature 2019, è l’ora di Mattia Cilia

L'anno scorso fu Alessandro Venturi, bar manager del 5 stelle La Griffe di Roma, a conquistare la finale italiana di Beluga Signature, cocktail competition internazionale promossa da vodka Beluga, distillato premium distribuito dal Gruppo Montenegro. E fu una vera emozione. Anzi, doppia pensando alla fotografia di un incredulo e felice Venturi ritratto, appena qualche mese dopo, sul gradino più alto del podio della finale globale del contest a Sochi, la "Nizza" del Mar Nero. Quest'anno lo scettro tricolore è passato a Mattia Cilia, giovane professionista (classe 1989) e consulente siciliano molto noto nel mondo della bar industry, avendo lavorato in diversi locali di tendenza dell'isola (attualmente è bar manager al Piper di Torre di Mezzo (Rg) e consulente de il Vinicolo di Catania e del Boats di Siracusa) e conducendo, parallelamente, l'attività di head coach presso la sua Mixology's Living Room di Ragusa.

  • BELUGA UNDERWATER MARTINI

    di Mattia Cilia

     

    Ingredienti

    60 ml Beluga Noble
    15 ml home made Dry Vermouth
    Mare Nostrum Fortified
    2 ml selezione di bitter (*)

    Preparazione
    Stir and strain.
    Guarnizione: alga essiccata
    e aromatizzata con rosa, oro,
    incenso e menta

    (*) La selezione comprende 4 bitter:
    Floral&Herbs a base di rosa, ibisco, artemisia e genziana,
    Fruity&Smooth a base di ciliegia,
    fichi canditi e daktar, Spiced&Sharp a base di macis,
    pepe nero, zenzero e peperone jalapeno,
    Woody&Crispy a base di cannella, sandalo,
    quercia e barbabietola.

  • “Altro…”

    Cilia è stato bravo a sorprendere e convincere una giuria formata dallo stesso Venturi, oggi Beluga Signature Global Ambassador, affiancato da Filippo Sisti, guru della cucina liquida e titolare del Talea, e da Claudio Bonomi, giornalista di Bargiornale (la finale si è tenuta presso il ristorante Otivm di Milano). La mission era quella di creare un esperiential cocktail, o meglio, un experiential serve, che fosse non solo in linea con gli standard di eccellenza e di eleganza della vodka russa, ma che fosse anche in grado di coinvolgere il cliente. In sintesi, il bartender doveva, in massimo 15 minuti, creare un'autentica cocktail experience. Il tutto raccontando ai presenti fonte d'ispirazione, storia e ricetta in inglese, lingua ufficiale della sfida. Cilia c'è riuscito "alla grande" sfoderando un twist ben riuscito, il Beluga Underwater Martini, ma soprattutto corredando la presentazione con un video, una colonna sonora (Volare cantata da Domenico Modugno) e un racconto decisamente intrigante sulla storia del drink e dei suoi ingredienti. Tra questi, il vermouth home made Mare Nostrum lasciato "riposare" nelle acque del mare Mediterraneo per 30 giorni.

    Preparazione alla finale

    Decisamente azzeccati anche il servizio, il cocktail in coppetta di cristallo è stato proposto su un piatto artistico della vetreria Thalass di Modica, e il side: 4 assaggi posti a circolo intorno alla coppetta e ricettati da chef e party chef di primo piano. Una mini bruschetta di Accursio Capraro, una bottarga di pere di Stefano Cilia (fratello del vincitore), una stagionatura di Parmigiano di Massimo Bottura e un "dolce salato" di Gabriele Camiolo. «Dovevo già partecipare l'anno scorso alla Beluga Signature - racconta a WeBar Mattia Cilia - e, dunque, avevo bene in mente ricetta e servizio del mio cocktail. Ho passato un anno a studiarne i dettagli ed ad affinare la presentazione. Ad esempio, concentrandomi sul food pairing del mio Beluga Underwater Martini, con l'aiuto di mio fratello Stefano che lavora come chef a Londra». E l'experience? Prima di versare il drink, il cliente può sceglierne l'"aromatizzazione", selezionando tra quattro bitter home made preparati da Cilia. Degne di nota anche le presentazioni di Patrick Pistolesi del Drink Kong di Roma, di Francesca Lolli del Fourghetti di Bologna e di Simone Corsini dell'Atrium Bar del Four Seasons di Firenze. Adesso viene il difficile. Il prossimo settembre Cilia farà le valigie e partirà alla volta di Mosca per la finale globale di Beluga Signature: nella capitale russa dovrà, infatti, vedersela con i campioni di sei Paesi (Russia, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e India). «Mi aspetto un livello altissimo - conferma Cilia -. Conosco alcuni dei finalisti degli altri Paesi e so per certo che sono professionisti molto agguerriti. In questi mesi lavorerò per prepararmi al meglio, focalizzandomi in particolare sul servizio. D'altronde, il servizio e l'attenzione all'ospite sono valori che da sempre connotano il bartending italiano nel mondo». C.B.

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