Scoperto il più antico whisky giapponese

Si chiama Shirakawa: contiene un distillato del 1958 e costa 25 mila sterline

Shirakawa è il più antico whisky giapponese mai messo in bottiglia. Una bottiglia del prezioso distillato, creato nel 1958, costa 25 mila sterline. La storia della sua distilleria, oggi chiusa e divenuta un mito per gli appassionati di questo spirit, è ancora oggi fonte di ispirazione per produttori e bartender.

La storia del più antico whisky giapponese

La distilleria Shirakawa viene fondata nel 1939 nell'omonima città della prefettura di Fukushima, a circa 200 chilometri a nord di Tokyo. Il suo creatore è Daikoku Budoshu. I primi anni sono avvolti nel mistero. Nel 1947 la distilleria viene acquistata da Takara Shuzo, uno dei principali produttori di alcolici del Giappone. Dopo una totale ristrutturazione, Shirakawa inizia dunque la produzione di shochu, vino e brandy. Dal 1951 inizia a produrre anche whisky di malto. Questo distillano non è mai stato commercializzato come Single Malt, ma destinato esclusivamente a essere utilizzato nei marchi di Blended Whisky King e Ideal di Takara.

Alla fine degli anni Sessanta la maggior parte dei produttori giapponesi inizia a importare whisky sfuso dalla Scozia per aumentare il volume dei propri marchi. Per questo, nonostante i blend di Takara Shuzo continuino a contenere malto Shirakawa, nel 1969 la distilleria cessa la produzione di whisky. Quando poi, nel 1986, Takara acquista la distilleria Tomatin, che soddisfa ogni esigenza di whisky di malto, può concentrarsi liberamente sulla produzione di brandy e shochu. Utilizzata ormai solo come impianto di imbottigliamento, in uno stato di quasi abbandono, Shirakawa viene chiusa e demolita nel 2003.

La scoperta del prezioso tank

Forte dei suoi vent’anni di lavoro presso Takara, il Managing Director di Tomatin Stephen Bremner si interroga a lungo sul perché si sappia così poco del Single Malt prodotto da Shirakawa. Dopo aver chiesto già molte volte se fossero rimaste delle scorte in giro, finalmente un giorno Bremner parla con un collega in Giappone. Questi gli racconta di un vecchio tank ancora pieno di whisky che sarebbe rimasto da qualche parte. È l’inizio di una caccia al tesoro paziente ed emozionante, tra ricerche nei vecchi archivi e domande a ex dipendenti.

Il misterioso tank viene ritrovato nel 2019, a oltre 1000 chilometri a sud della distilleria perduta. Era fermo nei magazzini di Takara Shuzo a Kurokabegura, nella prefettura di Miyazaki. È un contenitore in acciaio inox. Secondo i documenti contiene un prodotto datato 1958. L’analisi di due istituti di ricerca indipendenti scozzesi conferma la scoperta. Il liquido contenuto nel tank è l’ultimo lotto di Single Malt di Shirakawa, una distilleria che non ha mai messo in commercio il proprio whisky.

L'importanza del ritrovamento di Shirakawa

Per capire l’importanza di questo ritrovamento bisogna pensare che negli ultimi dieci anni il whisky giapponese è diventato uno dei distillati più apprezzati da parte di appassionati e collezionisti di tutto il mondo. Si cercano senza sosta i tesori residui delle distillerie chiuse. Quando Karuizawa ha cessato la sua attività, nel 2011, sono state recuperate circa trecento botti. Nel caso di Hanyu sono state quattrocento.

Di Shirakawa, invece, è rimasto solo questo lotto. Ecco perché lo Shirakawa 1958 è da considerarsi il più antico whisky giapponese al mondo. Dopo di lui non ci sarà mai più uno Shirakawa, ma anche perché questo è il più antico whisky giapponese di un singolo vintage mai realizzato. Si tratta di un distillato prodotto nell'epoca precedente all'importazione di massa di orzo dalla Scozia, e anche all'arrivo di botti dagli USA e dall'Europa. Rappresenta, insomma, uno stile ormai perduto per sempre.

Il Single Malt Shirakawa

Dopo il ritrovamento del tank la caccia al tesoro negli archivi di Takara Shuzo non si è fermata, e ha riportato alla luce un libretto in cui viene descritto con molti dettagli il modo in cui è stato prodotto il Single Malt di Shirakawa nel 1958. L'orzo utilizzato era giapponese e il lievito proveniva da uno dei ceppi da vino di proprietà dell'azienda.

La fermentazione è durata quattro giorni e la distillazione è avvenuta in due alambicchi di rame. Il taglio del distillato era ampio, cosa che si traduceva in un'acquavite piuttosto pesante e complessa. Per le botti è stata scelta la quercia Mizunara di Tohoku e Hokkaido. La maturazione è avvenuta in loco, in piccoli magazzini.

Il libretto, tuttavia, non indica quando il whisky è stato rimosso dalla botte. Secondo le analisi chimiche dovrebbe esserci rimasto per alcuni decenni. Ma probabilmente intorno alla fine degli anni Ottanta è stato trasferito in contenitori di ceramica, simili a quelli per lo shochu. Successivamente è stato spostato nel tank di acciaio, forse intorno al momento della demolizione della distilleria, nel 2001.

Accanto ad alcune domande senza risposta, rimane evidente la qualità e la rarità di 1500 bottiglie, le uniche di Shirakawa disponibili nel mondo. «Il vero miracolo, qui, non è tanto che abbiano trovato una scorta di Shirakawa, ma che sia così buona - spiega l'esperto di whisky Serge Valentin - Forse è questo il motivo per cui qualche gentiluomo giapponese, molto tempo fa, decise di conservare questo lotto e di salvarlo dalle grinfie dei Master Blender. Nel bicchiere non appare poi tanto diverso da alcuni vecchi Macallan distillati in anni simili».

Shirakawa, note di degustazione

Al naso, Shirakawa mostra complessi strati di aromi cerosi e di rovere, pur conservando una vivacità davvero eccezionale. Frutta dolce e marzapane, ananas candito e liquore all'arancia sono in primo piano, lasciando gradualmente spazio a note più vegetali di erba tagliata, caprifoglio e cocco. Un seducente profumo di incenso è accompagnato da aromi floreali e legnosi.

Al palato, l'equilibrio tra maturità e vivacità continua. La mela e il lime sono rapidamente bilanciati da marzapane e dal cioccolato bianco. La parte fruttata e di frutta secca si evolve in un mix tropicale con una spolverata di cannella e zenzero.

Nel finale le note fruttate si dissolvono dolcemente, lasciando morbidi sentori di nocciola, una leggera speziatura e un tocco affumicato.

L'importatore di Shirakawa in Italia

Shirakawa è importato in esclusiva per l’Italia da Beija Flor, società di distribuzione attiva dal 2007. L'azienda è specializzata in whisky e spirits di qualità, spesso provenienti da distillerie artigianali. Nel portfolio, che tra le altre cose vede la più ampia selezione in Italia di indie bottlers, trovano spazio numerosi brand iconici nel panorama dello Scotch Whisky, tra cui Springbank, Kilkerran, Tomatin e l’imbottigliatore indipendente Cadenhead’s.

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