Due categorie, due vincitori e un successo generale: Martina Morico dell'Easy Drink and Food di Capriate San Gervasio (Bg), per la categoria Mocktail e Analcolici, e Alessandro Di Palo dell'Hugo HUBriacheria di Pomigliano d'Arco (Na), per la categoria Low Abv, sono i vincitori della Red Bull Bar Staff Arena, la prima competizione mai realizzata da Red Bull nel mondo con i prodotti della gamma in miscelazione, e la collaborazione di The Prince Factory di Emanuele Bruni.
Gara d'esordio dal riscontro importante per l'azienda del toro rosso, con più di centocinquanta partecipanti complessivi e un percorso di circa un anno, che dalle iscrizioni è transitato per le semifinali allo scorso Roma Bar Show fino all'ultimo atto presso l'Organics Sky Bar dell'Hilton Central di Milano.
Bartender alla prova del twist
Ai sei finalisti, tre per categoria, è stato richiesto di affrontare tre prove; si cominciava con Metti le ali al tuo cocktail, ovvero la realizzazione di un twist sul drink che i bartender avevano presentato in semifinale: Morico ha portato il Peer to Pear, in riferimento al suo trascorso in ingegneria e al più ampio concetto di condivisione (Red Bull Energy Drink, succo di limone, sherbet al pompelmo, pera cotta e balsamic leaf), mentre Di Palo ha presentato Un gradino in più, omaggio alla sua storia familiare (Falernum al cacao, cordial di carota e mandorla, Organics by Red Bull Black Orange).
La giuria, composta da Francesco Bonazzi (gruppo Farmily), Carlo Carnevale (Bargiornale) e Daniele Gentili (brand ambassador Red Bull) era tenuta a valutare presentazione, gusto e bilanciamento, aroma, garnish, desiderio di bere un altro drink uguale e "sprezzatura", ovvero la professionalità complessiva del bartender nel corso della realizzazione del drink.
Blind testing e gioco di squadra
La seconda prova consisteva in un blind tasting sulle dieci referenze complessive tra Red Bull Energy Drink e The Organics by Red Bull, con venti secondi per assaggiare ciascun prodotto e altri venti per formulare la propria risposta, senza possibilità di astenersi (un eventuale risposta in bianco avrebbe comportato una penalità).
Per la terza e ultima prova entravano in gioco alcuni degli elementi cardine della filosofia Red Bull, che nel supporto tra professionisti, nella rete e nel gioco di squadra vede alcuni dei suoi pilastri. I finalisti sono stati divisi infatti in tre coppie, ciascuna composta da un concorrente per categoria e con una mistery box con cui lavorare (all'80% simile alle altre due, per il 20% con contenuto diverso) e creare una ricetta in trenta minuti: il punteggio finale veniva poi diviso a metà tra i componenti della squadra, andandosi a sommare sui singoli totali.
Talento, tecnica, esposizione e capacità di collaborare, mescolate (a bassa gradazione) in una gara che promette di poter estendersi ed evolversi con grande margine e portare Red Bull verso nuovi scenari, sia in Italia che all'estero.
Per i vincitori, adesso, la possibilità di vivere a 360 gradi una delle esperienze targate Red Bull, organizzate a livello nazionale e internazionale, come moto GP, Cliff Diving, 64 Bars. Per il prossimo anno sono già in cantiere importanti novità.
Le ricette
Peer to Pear di Martina Morico
Ingredienti:
60 ml Red Bull Energy Drink, 5 ml succo di limone, 50 ml sherbet di pompelmo e pera cotta e balsamic leaf*
*Per lo sherbet: mettere le pere cotte in un estrattore; raccogliere il succo e aggiungervi lo zucchero in rapporto poco più di 1:1 in modo da ottenere uno sciroppo con una quantità di zucchero pari al 62% (ideale per il mantenimento del prodotto). Fare raffreddare il composto e poi aggiungere succo di pompelmo rosa fresco in rapporto 2:1,5, e infine mescola il tutto
Preparazione:
build
Guarnizione:
chips di pera cristallizzata
Un gradino in più di Alessandro Di Palo
Ingredienti:
40 ml Falernum al cacao*, 30 ml cordial carota e mandorla**, 120 ml Organics by Red Bull Black Orange, profumo d’arancia***
*Per il Falernum al cacao: infondere fondi di caffè macinato nel Falernum per 24 ore, filtrare
**Per il cordial carota e mandorla: frullare le carote con acqua e pectinasi; filtrare il composto per ottenere un succo di carota limpido e poi aggiungere della farina di mandorle. Mettere sottovuoto ed effettuare una cottura a bassa temperatura con roner per 2 ore a 50 Cº. Infine, aggiungere zucchero per aumentare la conservazione del cordiale
***Per il profumo di arancia: aggiungere olii essenziali di arancio in alcol al 96%, lasciando in infusione al buio per 3 settimane.
Preparazione:
shake
Guarnizione:
candy di carota e mandorla*
*Per la candy di carota e mandorla: aggiungere agli scarti di preparazione del cordiale acqua e zucchero per ottenere un composto liquido. Lavorare il composto con agar agar per ottenere una gelatina alla carota e mandorla; fare una copertura di isomalto per ottenere una caramella cremosa all’interno e croccante all’esterno.