J.Rose, le etichette da collezione di Milo Manara per un gin agrumato ed elegante

Incontro a Napoli, all’Antiquario di Alex Frezza, con il maestro Milo Manara, che ha realizzato le otto donne che caratterizzano le etichette di J.Rose

Apprezzare la concordanza fra la carta da parati dell’Antiquario di Napoli e le illustrazioni di Milo Manara? Fatto. L’occasione è stata una serata organizzata dal gin J.Rose: maestro di cerimonie Alex Frezza dell’Antiquario, che ha confessato la sua passione per le illustrazioni del maestro; organizzatore dell’evento Dario Roselli, patron di J.Rose; special guest Milo Manara, che a sua volta ha confessato la sua passione per il Martini. «Mi piace come quello di James Bond, agitato non mescolato», ha detto il maestro illustratore.

Milo Manara e Alex Frezza all'Antiquario di Napoli per la presentazione del gin J.Rose

Obiettivo della serata: far conoscere questo gin premium, un London Dry, perfetto sia per il Martini che per Gin Tonic. Nove botaniche che partono dal ginepro, per accogliere le note agrumate del bergamotto e delle bucce di mandarino, quelle legnose della corteccia di quercia, quelle fruttate e delicate dei fiori del fico d’India. Risultato? Un gin elegante ed essendo un London Dry con 43° viene fuori un Martini importante con un finale di bergamotto che rende la bevuta rotonda. Sia per le sue caratteristiche all’assaggio, che per la bottiglia da collezione, J.Rose si rivolge a una fascia premium di locali, dal mondo del bar a quello della ristorazione fine dining, degli hotel di lusso e delle enoteche più ricercate.

Una bottiglia di J.Rose, o ancor meglio la collezione delle otto etichette con le diverse illustrazioni realizzate da Milo Manara, regala un colpo d’occhio di rara piacevolezza. Inconfondibile la sensualità di queste donne discinte, ma come nello stile di Manara mai si sconfina nella volgarità: è semplicemente arte. «Non è un caso - afferma il patron Roselli - che il nostro pubblico sia composto principalmente da donne. Lo vediamo sia dagli ordini d’acquisto, che nelle manifestazioni a cui partecipiamo, dove agli stand arrivano sempre tante donne, incantate da queste illustrazioni».

La storia della nascita di questa collaborazione la racconta lo stesso Roselli, che fino a qualche anno fa non si era mai occupato di distillazione. Roselli viene dall’home decor e in particolare dalla produzione delle carte da parati, con il suo marchio di famiglia Affreschi&Affreschi: «Nell’avventura J.Rose ci siamo trovati dentro senza sapere neanche come. Era il Natale 2021 e avevamo appena firmato un contratto con il maestro Milo Manara per presentare delle carte da parati con le sue illustrazioni al successivo Salone del Mobile. Ci viene così in mente di realizzare un cadeaux per i nostri cento migliori clienti e da lì arrivano le prime richieste di acquisto delle bottiglie. È così che è nato il marchio, con un primo batch di 500 bottiglie, ma ci siamo dovuti riorganizzare perché le richieste aumentavano rapidamente. Tuttora i numeri sono in costante crescita e ci riorganizziamo volta per volta per rispondere alle domande».

Altra chicca di queste bottiglie è che le etichette sono ruvide, materiche, realizzate con la stessa tecnica che si utilizza per i parati e attaccate al vetro con le stesse colle che si usano per i muri. In questo modo, spiegano, staccarle dal vetro è piuttosto semplice, per poterle eventualmente incorniciare. A completare la bottiglia, una piccola spada che va al centro del tappo e che può essere riutilizzata come ciondolo.

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