Mentre è scattato il conto alla rovescia per conoscere la nuova classifica dei 50 migliori locali del mondo, che sarà svelata il prossimo mese di dicembre, l’Academy de The World's 50 Best Bars ha annunciato il primo vincitore dei premi speciali del circuito dei World’s Best. Si tratta dell'Art of Hospitality Award, il riconoscimento assegnato al bar che offre la migliore esperienza di ospitalità. E a conquistarlo è stato il Salmon Guru di Madrid.
Istituito lo scorso anno, questo premio speciale si focalizza su un aspetto, quello dell’ospitalità, che oggi più che mai costituisce un valore aggiunto fondamentale per un locale, una parte vitale dell’esperienza bar che si regala al consumatore. Nell’edizione 2020 il premio era stato assegnato al Maybe Sammy di Sydney, in Australia (leggi Il team italiano del Maybe Sammy premiato con l’Art of Hospitality Award).
A eccellere quest’anno, secondo il verdetto degli oltre 600 esperti dell’Academy, è il locale fondato da Diego Cabrera (leggi Salmon guru, il regno di Diego Cabrera), tra le figure più apprezzate della bar industry internazionale, alla guida di un team, composto da Melanie Da Conceição, Adrian Sehob, Filippo Faedda, Victor Camargo, diventato maestro nell’arte di far sentire speciale ogni visitatore, creando momenti unici in ogni fase dell’esperienza dell’ospite.
Aperto nel 2017 e al 22° posto nella classifica dei World's 50 Best Bars, il Salmon Guru è uno dei locali più innovativi nel panorama dei cocktail bar e si è imposto in breve tempo come meta privilegiata del bere bene nella capitale spagnola, grazie a una proposta mixology di alto livello, condito da un servizio a cinque stelle, il tutto in un ambiente dall’atmosfera rilassante e informale.
Nell’offerta cocktail si esprime tutta la sconfinata creatività di Cabrera: miscele dai gusti inconsueti, frutto di lunga ricerca e sperimentazione, serviti in bicchieri non meno accattivanti degli stessi drink. Bicchieri unici, dalle forme più stravaganti, come quelli che ricordano pesci antropomorfizzati, che sorprendono e conquistano. Piccole opere d’arte realizzate artigianalmente e pensate per valorizzare al massimo il contenuto. Un esempio è Flower Power 3.0, drink a base di vodka miscelata con ibisco, fiori d'arancio e purea di frutto della passione, servito in un bicchiere a forma di rana pescatrice che scopre i denti.
Ad accompagnare le creazioni liquide una selezione molto curata di appetizer, come mole (una salsa delle cucina messicana) con prosciutto iberico, polpo arrosto e involtini di maiale speziato, pensati per abbinarsi ai cocktail.
Il locale si sviluppa su tre ambienti molto diversi tra loro: il primo è uno spazio più classico, in linea con i tradizionali american bar, il secondo è uno spazio molto eccentrico, una sorta di pop art bar ispirato al mondo dei fumetti e illuminato da luci stroboscopiche, mentre l’ultimo rimanda alle atmosfere esotiche in stile tropical degli anni Cinquanta.