Il D.one si fa più grande e più bello per i suoi sei anni

Simone Nervo e Vanessa Vialardi (credit foto: www.davidedusnasco.com)
Simone Nervo e Vanessa Vialardi hanno ampliato e ristrutturato il loro locale, punto di riferimento per il bere bene a Torino. Intatto il formato basato su alta miscelazione affiancata da una proposta food ricercata. E a breve sarà presentata la nuova drink list

Per i primi sei anni di vita - il D.ONE ha aperto il 27 aprile 2017 - Simone Nervo e Vanessa Vialardi si sono fatti un regalo: un locale più grande e più bello. «E più maturo, perché questo è il D.ONE che ha fatto tesoro dell'esperienza, consapevoli di ciò che potevamo migliorare, con la certezza che alzare l'asticella verso l'alto sia il modo migliore per affrontare il futuro», spiegano in coro i due titolari di questo locale a San Salvario, diventato uno dei punti di riferimento a Torino per il buon bere.

Nessuna paura: il D.ONE è sempre nello stesso posto, all'incrocio di via Baretti. In pratica, si è ampliato, occupando gli spazi di un ristorante adiacente. Tuttavia, gli effetti sulla capienza sono significativi. Se prima il locale poteva ospitare una quarantina di posti all'interno e una trentina nel dehors, oggi questi numeri si sono raddoppiati. «Avremmo potuto aumentare ulteriormente la capienza, ma non volevamo stressare il format né creare un susseguirsi di tavoli. Già così il nostro impegno si è più che raddoppiato: all'inizio dell'avventura eravamo in 4 o 5 tra bar e cucina, oggi siamo una dozzina».

Una commistione di antico e moderno

Alla base del progetto, curato dall'architetta torinese Nicoletta Carbotti, c'è la volontà di conservare il più possibile, cercando la commistione tra moderno e antico. «Ci troviamo in un palazzo del 1870, abbiamo mantenuto e valorizzato il bellissimo parquet e poi c'è tanto mattone e un mix di oggetti nuovi e vecchi». Come un divano ultracentenario che Nervo e Vialardi hanno rocambolescamente recuperato a Saluzzo, e che dal 28 aprile si trova tra le due aperture che, di fatto, collegano il "vecchio" D.ONE al nuovo. «Un divano déco che, gioco del destino, si è incastrato perfettamente tra le due nicchie e che fin dal primo schizzo dell'architetto è stato presente nello studio del locale».

Miscelazione e food

Ma le modifiche non sono solo estetiche. «Con l'ampliamento stiamo razionalizzando gli spazi tecnici. La nostra vecchia cucina diventerà il laboratorio del locale, mentre utilizzeremo come cucina quella del ristorante acquisito, ovviamente più ampia». Perché il format del locale rimane invariato: alla miscelazione si affianca una proposta food piuttosto ricercata, un mix di piatti pop e tapas, che rendono il D.ONE un luogo adatto a chi desidera cenare fuori senza finire in un ristorante.

In arrivo la nuova drink list

A breve, inoltre, verrà presentata la nuova lista dei drink, illustrata da Michela Marcelli, che sarà dedicata al capolavoro di Verne, Il giro del mondo in 80 giorni. «Declineremo le 8 tappe del libro in altrettanti drink, ma aggiungeremo anche 4 cocktail analcolici, per noi un'assoluta novità». A fianco, almeno ancora per qualche mese, la carta dedicata all'Americano, con 8 varianti più una del celebre aperitivo. «Più una perché, in una sorta di gioco, solo a chi gioca fino in fondo è concesso il pass per assaggiare il nono drink, segreto fino a quel momento».

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