Heavenly Gin, l’eleganza della semplicità

Heavenly Gin
Creato dall'imprenditore Celestino Ghezzi, il nuovo distillato è un dry gin artigianale, raffinato ed elegante, preparato con poche ed essenziali botaniche, pensato anche per il servizio in purezza

Sempre più ricco e vario il panorama gin italiano. Tra gli ultimi arrivati c’è Heavenly Gin, dry gin firmato da Celestino Ghezzi La semplicità del lusso, azienda di Vignate (Milano) attiva nella produzione di specialità food & beverge.

Il nuovo gin è nato all’insegna della filosofia che caratterizza tutta l’attività dell’azienda, fin dal suo nome: la produzione di prodotti raffinati e di alta qualità, preparati artigianalmente con pochi e semplici ingredienti, naturali e accuratamente selezionati. Tra le specialità per il fuoricasa vi è per esempio la linea di conserve gourmet Conser Vi Amo, dove tra le varie proposte troviamo le chiocciole, metodo Cherasco, sia al naturale sia con vari condimenti, come salsa alla puttanesca, trifolate, al sugo, o il Pomo d’Oro, pomodori di puglia essiccati e conservati in olio extravergine d’oliva, o il Re Tonno Rosso, con tonno rosso pescato in Sicilia, o la crema di tonno e pistacchi Tonno in Vacanza, o, ancora, la Bottarga di Tonno

Il gusto della semplicità

Tornando a distillato (alc 40% in vol), messa a punto da Celestino Ghezzi, fondatore della società, e perfezionata con una importante distilleria artigianale del Nord Italia, alla quale è stata affidata la produzione, prevede l’impiego di bacche di ginepro, coriandolo, salvia, rosmarino, pino mugo e qualche altra botanica tenuta top secret.

Realizzato artigianalmente, Heavenly Gin è un compound gin morbido, rotondo ed elegante, che si caratterizza per il perfetto bilanciamento delle sue botaniche, sia al palato, dove emergono delicate note di salvia e del pino mugo, sia all’olfatto, cui si presenta con un delicato bouquet di spezie.

Da servire liscio o miscelato

Equilibrio ed eleganza che ne fanno un distillato ottimo anche da servire in purezza, in bicchiere di tulipano, oltre che ingrediente da miscelazione. In questi ultimi casi è ideale per realizzare Gin&Tonic rinfrescanti, abbinandolo a toniche neutre che permettono di apprezzarne tutte le fragranze, magari guarnendo con foglia di salvia o rosmarino, ma anche per originali rivisitazioni di classici o nuove creazioni.

Un esempio, sono i cocktail ideati dai barteder del Bob Milano durante una serata dedicata al nuovo prodotto. Quali il Negroni Bianco, dove Heavenly Gin è stato miscelato a vermouth dry e Ghost Bitter, Naia, dove invece si è unito a succo di limone e mandorla salata, e Pomo d’oro, composto dal dry gin, cordiale al pomodoro ridistillato, tonica e guarnito con metà pomodorino pachino e foglio d’oro 24 k.

Cristallino, Heavenly Gin se viene tenuto in fresco diventa opalescente e ha un’altra particolarità nella sua bottiglia (formato 70 cl): questa è dotata di 3 led che la illuminano, generando un accattivante effetto scenico per longe bar o bar di discoteche, e che permettono di riutilizzarla, una volta consumato il gin, come elemento d’arredo.

 

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