Come vincere una competition con due Gimlet “da brividi” e restare umili

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Ivan Geraci della Sartoria (Palermo) vince la Elephant Gin National Competition 2023
Con un twist su un cocktail "rodato" e un drink improvvisato con maestria, il bartender di Sartoria (Palermo) ha vinto l'edizione 2023 della gara organizzata dal brand di gin premium legato all'Africa e alla tutela degli elefanti

Gli abbiamo sommessamente contestato la garnish, perché forse forse, dopo l'ottimo lavoro fatto con il gioco di colori sul bicchiere, la violetta non era necessaria. Gli abbiamo fatto un appunto sulla presentazione del cocktail, perché ha iniziato un piccolo giochino di "ingaggio" della giuria, consegnando una cartolina con la scritta Africa al centro e invitandoci a tirare fuori quattro parole chiave, ma poi non lo ha concluso.

Sono solo questi i dettagli che ci siamo permessi di far notare dal banco dei giurati. Non c'era altro da dire, perché i cocktail di Ivan Geraci erano due bombe, punto. E gli sono valsi la vittoria nella prima edizione della Elephant Gin National Competition, la gara di bartending promossa da Elephant Gin (Compagnia dei Caraibi).

Geraci ha presentato due Gimlet rivisitati. Ha dunque puntato su un cocktail che per sua natura è glaciale. Nel senso che è semplice e diretto, apparentemente senza fronzoli, e nel senso che la temperatura è l'elemento fondamentale nel servizio di questo drink. Ecco, il bartender di Sartoria è riuscito a metterceli, quei fronzoli, senza snaturare il cocktail; piuttosto esaltandolo, puntando molto sulla parte aromatica e riuscendo a dare struttura e corpo.

I sei finalisti della Elephant Gin National Competition

Altissimo il livello della finale, che nel corso del 2023 ha toccato le città di Catania, Torino, Bologna, Firenze, Bari e Napoli. A giudicare i sei vincitori di tappa, riuniti per l'ultimo atto della gara da Percento Lab a Milano, oltre a chi scrive c'erano Memfi Baracco, in rappresentanza di Compagnia dei Caraibi, Emanuele Russo, Spirits Educational Specialist di Compagnia dei Caraibi, e Lucian Bucur, Manager di Percento Lab.

In competizione, assieme al 37enne Geraci di Sartoria (Palermo) - il quale, per la cronaca, ha fatto parte del Drink Team di Bargiornale nel 2017, poi non dite che non sappiamo scovare talenti eh - c'erano Matteo Cassan del Piscina Oasi Club di Pianiga, Antonio Sciortino del Caffè Concerto Paszkowski di Firenze (nel Drink Team di quest'anno...), Federico Serafini del Jerry Teramo di Teramo, Antonio D’Auria del The Major Hotel di Roma e Francesco Cianciotta del Riva Club di Bari.

In gara: le regole d'ingaggio

La finale è stata frutto di un lavoro complesso, tutto tecnica ed capacità di far fruttare l'esperienza sul campo. La prima prova pratica ha visto la realizzazione del cocktail già vincitore della semifinale. Nella seconda manche, invece, bisognava mettere a terra il percorso fatto a partire da novembre, quando i sei finalisti hanno avuto la possibilità di visitare la distilleria di Elephant Gin a Wittenburg, in Germania. Si sono messi all'opera, nell'occasione, e si sono riportati a casa distillati preparati ad hoc da usare nella seconda prova, appunto, nella creazione di un drink inedito, usando anche le basi realizzate durante la sessione mattutina nel laboratorio di Percento Lab, con l'aiuto del team di Lucian Bucur.

Prima manche: il best seller di Sartoria rivisitato

«Ankara è il nome di un tessuto colorato (noto anche come stampa Wax, ndr) tipico dell'Africa. Tre anni fa, all'apertura di Sartoria con i miei soci, è nato questo drink che ancora oggi è in carta, è particolarmente apprezzato e ci dà belle soddisfazioni in termini di vendite», spiega Geraci.

Un Gimlet, appunto. «Un cocktail che è nato, all'epoca, proprio per essere preparato con Elephant Gin. Nella sua prima versione era di colore giallo più marcato, io ho pensato di rivisitarlo per la competizione e l'ho voluto chiamare "2.0"».

La ricetta di Ankara 2.0

Ingredienti

  • 50 ml Elephant London Dry Gin

    Ivan Geraci Elephant 4Dic23_13
    Ankara 2.0
  • 50 ml African cordial home made
  • twist di arancia

Preparazione

  • Shake & double strain, servire in coppetta
  • Garnish: gioco di colori edibili all'interno del bicchiere, fiore

«Nella prima versione il cordiale era di un giallo acceso, non era chiarificato. Per la competizione era necessario usare una delle 14 botaniche di Elephant Gin (che sono ginepro, lavanda, mela fresca, zenzero, ago di pino, pimento, fiori di sambuco, cassia, arancia, artiglio del diavolo, bucco, baobab, coda di leone, artemisia africana). Quindi ho cambiato la parte acida, in sostituzione del lime che c'era nel cordiale originale ho usato un'arancia, acidificata con acido citrico, ascorbico e malico, per renderla più simile a un lime. Ho chiarificato con latte di cocco e filtrato in superbag per dare la massima chiarezza al cocktail». Il twist di arancia serve a «far arrivare subito la freschezza e la dolcezza dell'arancia stessa, e a far percepire solo in un secondo momento il bouquet di spezie all'interno del drink», spiega Ivan. A completare il lavoro, burro di cacao colorato spennellato sul bicchiere, senza intaccare il gusto del drink, e violetta edibile.

Perché un Gimlet? «Trovo che sia un modo di raccontare il gin con completezza e facilità, forse è un cocktail ancor più facile per il cliente di un Gin Tonic o di un Martini. Ankara è in lista da noi da quando esistiamo e non lo abbiamo mai tolto perché vende benissimo».

La seconda manche: tempo di osare

Nella seconda manche Ivan Geraci ha puntato ancora su un Gimlet, stavolta con un cordiale che esaltasse sentori floreali. Ha scelto la referenza più "strong", il Navy Strength di casa Elephant, (57% Vol), ha usato il distillato di sedano preparato durante la visita in distilleria e poi un cordiale con due botaniche presenti nel gin - fiori di sambuco e lavanda -  e una "extra", il lemongrass. Ha preparato tutto sotto i nostri occhi, ha cambiato idea in corsa sulla diluizione - e buon per lui - e ha capitalizzato lo studio sul distillato fatto durante questa avventura. «Prima di quest'anno vedevo Elephant Gin come un brand, con una bottiglia stupenda e con il plus dell'impegno a favore degli elefanti e dell'Africa, ma rimaneva quasi un racconto come altri. Quest'anno la gara e la visita in distilleria mi hanno davvero trasmesso l'umanità e la passione che ci sono dietro a questo progetto, hanno dato il giusto peso al racconto», ci spiega Ivan. Che nel 2024 si godrà il viaggio in Africa vinto grazie a quei due Gimlet da... brividi.

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