A cosa servono i campioni

L'editoriale del numero di aprile 2024 di Bargiornale a firma dei vicedirettori Andrea Mongilardi e Stefano Nincevich. Dedicato ai campioni dell'ospitalità

Questa volta, lasciamo da parte nomi come Sinner, Carlos Sainz o Bagnaia.
Parliamo di Sabia, Pinna & Co.
Abbiamo dedicato la copertina al primo, Antonio Sabia da Potenza, vincitore dell’ultima edizione dell’Artista del Panino, il concorso di Vandemoortele in collaborazione con Bargiornale, che può ormai vantare una galleria di campioni.
Il secondo, Federico Pinna da Treviglio (Bg), si è fatto notare nel campionato italiano dei baristi, insieme a molti altri colleghi che hanno trionfato nelle diverse specialità messe in pista da Sca. Questi sono solo due esempi della grande professionalità che si trova anche nelle province e dimostrano come si possa raggiungere l’eccellenza anche lontano dai riflettori delle grandi città.

Le loro vittorie sono il risultato di competenza, determinazione e abilità. Ma anche della cura dei dettagli, quasi maniacale. Perché spesso la vittoria dipende da piccole sfumature che ti danno quel mezzo punto in più per primeggiare su colleghi altrettanto validi. Non c’è nulla di meglio che mettersi in gioco, partecipare e respirare l’atmosfera della competizione per affinare queste qualità. Sono preziose perché aiutano a migliorare le capacità di ideazione, concentrazione, reattività agli imprevisti e resilienza. Senza dimenticare che ogni gara è, prima di tutto, un’opportunità per conoscere nuovi colleghi, scambiare opinioni, raccogliere spunti e idee, e arricchire il proprio bagaglio di competenze. È anche un modo per dare spazio alla parte più giocosa ed esibizionista del proprio lavoro. Questo è un momento importante da ricordare, soprattutto ora che Baritalia sta per ricominciare. Questa competizione è stata per molti bartender il “battesimo del fuoco”, un momento festoso e piacevole, ma non privo ostacoli. Parlare dei vincitori non è solo un esercizio fine a sé stesso. È un invito implicito rivolto a tutti i professionisti che ogni giorno cercano di migliorare le proprie performance.
Non si tratta solo di fare spettacolo una volta all’anno per una finale, ma di rendere l’interazione con i propri ospiti ogni giorno migliore. Studiare il percorso dei vincitori, visitare i loro bar e scambiare quattro chiacchiere sono momenti formativi che valgono come un corso di formazione.
E se questo dovesse anche farvi venire la voglia di mettervi in gioco...

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