Paola Goppion è la nuova presidente di Csc

Paola Goppion ed Enrico Meschini Csc - Caffè Speciali Certificati
Da sinistra, Enrico Meschini e Paola Goppion
La neo presidente subentra a Enrico Meschini, tra i fondatori di Csc - Caffè Speciali Certificati, che ha guidato per 25 anni

È Paola Goppion la nuova presidente di Csc - Caffè Speciali Certificati, l'associazione creata da un gruppo di torrefattori per promuovere la cultura del caffè di qualità. Il cambio al vertice arrica nell’anno in cui Csc festeggia i suoi 25 anni di vita, durante i quali a ricoprire il ruolo di presidente è sempre stato Enrico Meschini, che ne è anche uno dei suoi padri fondatori. Sua l'intuizione di fare fronte comune tra i torreffatori per assicurarsi la fornitura costante di caffè di qualità superiore certificata, creando un rapporto diretto con i produttori, idea sulla quale l'associazione si fonda. Suo, inoltre, il merito di aver lanciato il trend dei caffè speciali e il concetto di caffè di piantagione, pionieristico all'epoca, che poi si sono diffusi nel mondo.

«Sono tra i padri fondatori e ho guidato Csc con determinazione, girando il mondo e specializzandomi nell’assaggio del caffè - ha affermato Enrico Meschini in una nota dell'associazione -. Penso sia giusto fare un passo indietro dopo tanti anni e so che Paola saprà fare tesoro di ciò che è stato fatto, delle idee più volte espresse e, perché no, delle mie conoscenze, per proseguire in modo nuovo e positivo il cammino dell’associazione».

Ad accoglierne l'eredità e a guidare Csc ancora più avanti sul cammino intrapreso, è dunque Paola Goppion, di Goppion Caffè di Preganziol (Treviso), una delle sette torrefazioni che hanno aderito all'associazione. Le altre sono: Barbera 1870 di Messina, Blaser Café di Berna (Svizzera), Caffè Agust di Brescia, Mondicaffè C.T.&M. di Roma, DiniCaffè di Firenze e Le Piantagioni del Caffè di Livorno.

«Dalle riunioni con Enrico e con gli altri soci fondatori ho imparato molto, soprattutto la bellezza della responsabilità di continuare a fare ricerca e di proporsi con valori unici e veri - ha commentato la neo presidente -. La qualità non è cosa vaga. Oggi noi soci abbiamo il dovere di portare avanti quello che, venticinque anni fa, era già tracciabilità, garanzia, assicurazione di caffè selezionati, rispetto del lavoro e nei riguardi dell’ambiente, temi ancora più attuali in questo moderno scenario del caffè. Speriamo di incontrare altri torrefattori pronti a condividere questi principi».

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