È sempre pieno il pub digitale inventato da 4 creatori di gin

I creatori del premium gin Duck Dive creano un pub virtuale dove i clienti possono chattare e socializzare. Un'iniziativa anche a sfondo benefico

Se il cliente non può andare al locale, allora il locale va dal cliente. È con questa idea che ha preso vita Duck Dive Pub, il pub digitale firmato da Duck Dive Gin, nuovo London dry premium made in Italy. Un’iniziativa che Giuseppe Langella, Marco Biasibetti, Federico Mella e Daniele Scaglia, i creatori di Duck Dive Gin, hanno messo in piedi per tenere vivo anche in questa fase di emergenza sanitaria la dimensione di socialità così fondamentale nel legame tra un locale e i suoi clienti: da un lato non negando ai consumatori la possibilità di ritrovarsi “virtualmente” nei loro locali del cuore, dall’altro offrendo al gestore la possibilità di mantenersi in contatto con i clienti attraverso una diversa modalità di interazione che va oltre la più tradizionale comunicazione attraverso i social del locale stesso.

Gli artefici del Duck Dive Pub sono anche i creatori del Duck Dive, London Dry Gin caratterizzato da una botanica insolita: il Lemon Myrtle.

  • “Altro…”

    Una volta entrati nel pub, tramite il link dedicato, l’avventore può infatti scegliere di sedersi al tavolo libero Duck Dive, aperto 24 ore su 24, dove incontrare e chiacchierare tramite video chat con gli altri utenti on line, proprio come se si trovasse al bancone di un normale bar. Oppure, prenotare (con tanto di scelta di orario), sempre gratuitamente, un tavolo, ovvero uno spazio privato, che può personalizzare dandogli un nome e corredandolo di foto, al quale può invitare fino a 50 amici e video chattare con loro. Una possibilità quest’ultima che permette, in tempi nei quali sono vietati gli spostamenti e i raggruppamenti di persone, ai consumatori di riunirsi in comitiva e ai gestori di continuare a fidelizzare i clienti anche da casa, creando tavoli dedicati agli affezionati, in attesa di rivederli di persona nel locale. Immediato il successo riscontrato dall’iniziativa, con oltre 100 tavoli occupati con una media di 10 ospiti ciascuno. Un’iniziativa che, in più, non ha trascurato l’aspetto solidale: uscendo dal pub virtuale gli utenti possono infatti lasciare una donazione che viene devoluta alle strutture ospedaliere impegnate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

    Spirito surf e botaniche italiane

    Un progetto originale perfettamente in linea con lo spirito di Duck Dive Gin. Questo infatti è frutto di un’idea venuta ai quattro soci quando, al ritorno da una vacanza a Fuerteventura, hanno deciso creare un nuovo distillato che riflettesse quei momenti di serena convivialità, la loro passione per il surf e l’Australia, terra d’elezione per chi ama cavalcare l’onda. E proprio dall’Australia proviene l’ingrediente caratterizzante di questo gin, il lemon myrtle, un arbusto spontaneo che cresce nella regione del Queensland, le cui foglie essiccate vanno ad unirsi ad altre poche e selezionate botaniche: bacche di ginepro, semi di coriandolo, scorze di arancia essiccata, radice di angelica e iris, tutte di provenienza italiana. Realizzato secondo il disciplinare del London dry, presso la distilleria Eugin di Meda (MB), alla quale i fondatori si sono affidati per la produzione, si presenta al naso con una intensa, ma non aggressiva, nota citrica  fresca data proprio dal lemon myrtle. Al palato emergono i sentori resinosi del ginepro, che ben si armonizzano con la freschezza avvertita al naso, accompagnati dalla nota aromatica, legnosa e minerale dell’angelica, per chiudere con un finale morbido e rotondo, grazie alle delicate note dell’arancia. Ottimo anche da degustare liscio o miscelato con una tonica mediterranea per un Duck Tonic, il nuovo gin, in bottiglia da 70 cl (43° vol.) è perfetto per la creazione di nuovi cocktail, come quelli realizzati dai bartender Mattia Venegoni, Fabio Moroni e Lorenzo Borgianni. G.S.

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