Tre record nazionali più uno: è il bottino portato a casa nel 2017 dal mercato della birra in Italia. A rivelarlo i dati del rapporto annuale redatto da Assobirra, l'associazione dei produttori (110 anni di vita lo scorso anno), presentato dal neopresidente Michele Cason.
Il primo record è quello dei consumi procapite, saliti fino a 31,8 litri, valore mai toccato in precedenza. I consumi nazionali hanno superato i 19 milioni di ettolitri, in crescita dell'1,6% rispetto all'anno precedente.
Espandi
La crescita è guidata dai consumi domestici, che sono oggi il 62,4% del totale (erano il 54,5% nel 2007). Ma torniamo ai record: massimo storico per la produzione, arrivata a 15,6 milioni di ettolitri (+7,5% rispetto al 2016) e per l'export, cresciuto del 7,9% a 2,7 milioni di ettolitri (Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi i principali mercati di destinazione). Si beve più italiano: l'importazione di birre è infatti calata del 9,1%, attestandosi a 6,4 milioni di ettolitri.
La carica delle birre speciali. E delle artigianali
A guidare la crescita sono state soprattutto le birre speciali, protagoniste negli ultimi anni di una cavalcata trionfale. Dal 2012 al 2017 la loro quota di mercato è più che raddoppiata, passando dal 4,8 al 10% (è questo il più uno di cui si è parlato all'inizio). Parallelamente, si sono moltiplicati i microbirrifici, che sono passati dai 158 del 2007 agli 855 del 2017, primo anno in cui il loro numero ha registrato un calo (erano 943 nel 2016). La loro produzione totale ammonta a 483mila ettolitri, pari al 3,2% del totale del mercato. La Lombardia vanta il record di microbirrifici (134), seguita a distanza da Piemonte, Veneto e Toscana. Grazie anche alla spinta delle birre artigianali, al posto della birra oggi si parla sempre di più di birre, con i consumatori sempre più attenti e consapevoli delle peculiarità delle diverse tipologie.