Women Do it better. Or Not?, il collettivo di barlady di Pallini

Pallini Women do it better
Presentato al Roma Bar Show il colletivo di barlady che per tutto il 2023 saranno protagoniste delle iniziative della distilleria romana e promotrici della mixology al femminile

Forse ci voleva una donna per promuovere un progetto sulla mixology al femminile. Lo ha fatto Pallini, la distilleria laziale guidata da Micaela Pallini, quinta generazione della famiglia tradizionalmente associata a Mistrà e Limoncello, che al Roma Bar Show ha lanciato il suo collettivo di barlady che per tutto il 2023 saranno protagoniste delle iniziative del marchio, che è anche distributore di diversi spirit, fra i quali il No.3 Gin e il Procera Gin (leggi Pallini porta in Italia Procera Gin, il distillato premium made in Africa).

Il primo assaggio di questo progetto, dal titolo Women Do it better. Or Not? Shake it up with Pallini to find the answer è stato in occasione dell’anteprima della kermesse romana, la sera del 28 maggio, quando si sono avvicendate al bancone del Drink Kong Martina Proietti, brand ambassador di No.3 Gin, quindi Giulia Cuccurullo e Kyriaki Dachtyloudi, rispettivamente, bar manager e bartender dell’Artesian Bar di Londra. E ancora nei giorni del festival, quando lo stand di Pallini è stato travolto dall’entusiasmo delle bartender di ShakHer, collettivo di donne che lavorano dietro al bancone, nato nel 2019 da un’idea di Roberta Martino.

Comunicare il valore della parità di genere

«Ci piaceva raccontare come ci siano sempre più ragazze dietro al bancone e come il loro numero sia in crescita costante», spiega Micaela Pallini, che descrive come questa iniziativa al femminile sia nata del tutto spontaneamente. «Negli ultimi anni si è creato un network di ragazze che lavorano con noi e che ci hanno portati a pensare che, a partire dal Bar Show di Roma, fosse il momento giusto di comunicare il valore della parità di genere», continua.

Emblematico che il payoff sia una domanda: “Women Do it better. Or Not?”, le donne lo fanno meglio?”. Per l’esperienza di Micaela Pallini le donne hanno un occhio al dettaglio maggiore e si sono dimostrate più affidabili. «Da parte loro vedo sempre maggiore impegno, alla ricerca del prodotto, della ricetta, del bilanciamento perfetto. Sarà che c’è ancora il bisogno di non apparire da meno degli uomini», dice Pallini.

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