Storico record italiano ai World’s 50 Best Bars

Dante World's 50 Best Bars 2019
Da sinistra, Linden Pride e Naren Young del Dante di New York, al primo posto della classifica dei World’s 50 Best Bars 2019

Il party più atteso dell’anno per il mondo del bartending si è svolto ieri sera alla Roundhouse, nel quartiere londinese di Camden Town: il gala annuale dei World’s 50 Best Bars. Una folta platea di giornalisti, bartender e operatori della bar industry, tra cocktail e stuzzichini ha atteso con ansia di conoscere la classifica dei migliori locali del mondo. Classifica (che riportiamo in calce) che ha regalato grandi soddisfazioni all’Italia, con due bar nella top 50 e con il vincitore, Dante di New York, direttamente ispirato drinking culture italiana. Un concept quello del Dante che Naren Young, Linden Pride e il loro team hanno messo a punto facendosi ispirare dai loro viaggi nel nostro paese e con il quale hanno rinnovato la cultura dell'aperitivo nel loro vivace bar del Greenwich Village.

Guardando più direttamente ai locali italiani, troviamo il 1930 di Milano che si piazza al 44° posto, e il Jerry Thomas di Roma, primo speakeasy italiano, al 50°. Successi che si aggiungono a quelli del Baccano, (70° posto) e del Drink Kong (82° posto) di Roma, premiato anche con il Campari One to watch come locale rivelazione dell'anno, e al leggendario Nottingham Forest di Milano (86 ° posto), a completare una fantastica cinquina.

Dante World’s 50 Best Bars 2019
Il Dante di New York

Ma non solo. Perché oltre agli ottimi risultati dei locali, come sempre, nella classifica c’è tanta Italia, grazie ai nostri bartender che lavorano all’estero. Si comincia da Londra, dove troviamo Stefano "Dandy" Agostino e Giovanni Tavano al Kwant di Eric Lorincz (47° posto), Veronica Di Pietrantonio al Lyaness (39° posto), Cristian Silenzi, Angelo Sparvoli e Stefano Filardi all'Americano Asahi "Legend of the List" Bar (5° posto), e Ago Perrone e Giorgio Bargiani al Connaught Bar, locale quest'ultimo piazzatosi al secondo gradino del podio e che si è aggiudicato anche il titolo di The Best Bar in Europe.

Per proseguire con Barcellona dove Giacomo Giannotti ha svolto un lavoro eccezionale promuovendo con il suo Paradiso (20°), speakeasy in stile tropicale, con un menu innovativo basato sull'illusionismo. E poi, ancora, Stefano Catino e Andrea Gualdi al Maybe Sammy di Sydney (43° posto), eletto  agli Spirited Awards. Mentre, nel principale mercato asiatico, Singapore, ci sono Giovanni Graziadei e Silvio Daniele al Jigger e Pony Singapore (29° posto).

E al successo dei nostri locali, certificato dal record di presenze in classifica, un qualche contributo è attribuibile anche allo spirito di collaborazione instauratosi tra i bartender. Lasciando alle spalle le feroci rivalità del passato, abbiamo seguito l'esempio di Singapore (6 bar nella top 50), passando a una nuova era di “fratellanza”. Con iniziative positive come From Milan to Milan al 1930 Cocktail Bar, una serie di serate con guest bartender della città, che promuovono i talenti e altri locali, possiamo aspettarci soddisfazioni ancora maggiori il prossimo anno.

THE WORLD’S 50 BEST BARS 2019

  1. Dante, New York
  2. Connaught Bar, London
  3. Florería Atlántico, Buenos Aires
  4. The NoMad, New York
  5. American Bar, London
  6. The Clumsies, Athens
  7. Attaboy, New York
  8. Atlas, Singapore
  9. The Old Man, Hong Kong
  10. Licorería Limantour, Mexico City
  11. Manhattan, Singapore
  12. Native, Singapore
  13. Carnaval, Lima
  14. Katana Kitten, New York
  15. Guilhotina, São Paulo- Brazil
  16. Three Sheets, London
  17. Himkok, Oslo
  18. High Five, Tokyo
  19. Salmón Gurú, Madrid
  20. Paradiso, Barcelona
  21. Indulge Experimental Bistro, Taipei
  22. The Dead Rabbit, New York
  23. Coupette, London
  24. The SG Club, Tokyo
  25. Dr. Stravinsky, Barcelona
  26. Employees Only, New York
  27. El Copitas, St Petersburg
  28. Scout, London
  29. Jigger & Pony, Singapore
  30. Operation Dagger, Singapore
  31. Baba Au Rum, Athens
  32. La Factoría, Old San Juan - Puerto Rico
  33. Presidente, Buenos Aires
  34. Schumann's, Munich
  35. Speak Low, Shanghai
  36. Little Red Door, Paris
  37. Linje Tio, Stockholm
  38. The Old Man, Singapore
  39. Lyaness, London
  40. Happiness Forgets, London
  41. Swift, London
  42. Trick Dog, San Francisco
  43. Maybe Sammy, Sydney
  44. 1930, Milan
  45. Sober Company, Shanghai
  46. Electric Bing Sutt, Beirut
  47. Kwānt, London
  48. Artesian, London
  49. Coa, Hong Kong
  50. Jerry Thomas Speakeasy, Rome
  51. SubAstor, São Paulo - Brazil
  52. Tayēr + Elementary, London
  53. Lost & Found, Nicosia - Cyrpus
  54. The Bamboo Bar at Mandarin Oriental, Bangkok
  55. Scarfes Bar, London
  56. Bar Benfiddich, Tokyo
  57. Two Schmucks, Barcelona
  58. Candelaria, Paris
  59. Tales & Spirits, Amsterdam
  60. Tommy's, San Francisco
  61. 28 HongKong Street, Singapore
  62. Zuma, Dubai
  63. Buck and Breck, Berlin
  64. Oriole, London
  65. Hanky Panky, Mexico City
  66. Bulletin Place, Sydney
  67. Sweet Liberty, Miami
  68. Danico, Paris
  69. Siete Negronis, Santiago - Chile
  70. Baccano, Rome
  71. Quinary, Hong Kong
  72. BlackTail, New York
  73. Central Station, Beirut
  74. Dry Martini, Barcelona
  75. Lobster Bar, Hong Kong
  76. Long Island Bar, New York
  77. Panda & Sons, Edinburgh
  78. Satan's Whiskers, London
  79. The Baxter Inn, Sydney
  80. Black Pearl, Melbourne
  81. ABV, San Francisco
  82. Drink Kong, Rome
  83. Charles H, Seoul
  84. Le Syndicat, Paris
  85. Bar Trench, Tokyo
  86. Nottingham Forest, Milan
  87. Donovan Bar, London
  88. Sin+Tax, Johannesburg
  89. Bar Orchard Ginza, Tokyo
  90. Nutmeg & Clove, Singapore
  91. Lost Lake, Chicago
  92. Tropic City, Bangkok
  93. The Pontiac, Hong Kong
  94. Amor y Amargo, New York
  95. PS40, Sydney
  96. Frank Bar, São Paulo - Brazil
  97. The Gibson, London
  98. Mabel, Paris
  99. Aviary, Chicago
  100. Clover Club, New York

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