Spritz in Costiera, i signature territoriali de Le Agavi

Siamo stati a Le Agavi, 5 stelle lusso a Positano. Qui lavora il bar manager Raffaele Gargiulo che ha creato una drink list che si destreggia tra twist di classici e rivisitazioni di drink alla moda. Nel segno di una continuità con il territorio e i suoi ingredienti più rappresentativi. Le ricette di 3 signature cocktail "della casa"

A Positano (Sa), Le Agavi non è solo un albergo cinque stelle lusso, ma un sogno imprenditoriale diventato realtà, uno dei luoghi iconici del turismo in Costiera Amalfitana frequentato da un turismo di alto livello prevalentemente straniero. Nato nel 1966 su iniziativa dell’avvocato Aldo Capilongo, è una realtà unica che si sviluppa all'interno di un giardino verticale di ben 6.000 metri quadrati ripartito in terrazzamenti, attraversabili anche con una funicolare privata. Un’impresa portata oggi avanti dal figlio Giovanni, che vanta anche un ristorante stellato capeggiato dallo chef Luigi Tramontano, La Serra, un pontile per gli attracchi e ben tre postazioni bar: quella principale e contigua al ristorante, il beach bar e, infine, quella a bordo piscina. L'area bar è, dunque, centrale nella proposta dell'albergo che si avvale di uno staff di super professionisti guidato da Raffaele Gargiulo, bartender Aibes e bar manager a Le Agavi dal 2017 e composto da Enzo Tana, noto bartender campano con un ricco carnet di esperienze nei migliori bar della regione, dalla sommelier Nicoletta Gargiulo (presidente Ais Campania) e dai bartender Vincenzo Coppola e Antonio D’Ambrosio.

 

«La nostra drink list - spiega Raffaele Gargiulo - unisce i profumi e i sensi del territorio ai classici internazionali. Inoltre, la collaborazione con il ristorante La Serra è sempre costante, nell’uniformare l’esperienza dell’hotel». Un concetto che, ad esempio, si ritrova nel My Bloody Mary, dove il classico inventato, secondo alcune fonti, da Fernand Petiot viene rivisitato con passata di pomodoro locale, succo di limone della Costiera e origano, utile a impreziosire i sentori spicy della ricetta. Una centralità dei sapori del luogo che si scopre anche nel Positano Martini, dove la vodka si sposa al Triple Sec e a un liquore al fico autoctono. Una vera e propria immersione tra gli aromi di questo angolo di mondo, rafforzata dalla garnish: una zest di limone costa d’Amalfi Igp. Ma la contaminazione non si limita alle materie prime, ma anche ai drink più alla moda: è il caso dell’Agavi Spritz, dove al posto di un liquore aperitivo italiano viene utilizzato un classico della tradizione inglese: lo Sloe Gin, liquore che nasce dall'infusione o aromatizzazione del gin in bacche di prugnolo. In questo caso, lo Sloe Gin viene abbinato alle note di un Franciacorta e alla freschezza di una soda al rosmarino.

MY BLOODY MARY di Raffaele Gargiulo

Ingredienti
6 cl vodka premium
2 cl succo di limone Igp
7 cl passata home made di pomodoro
gocce di Tabasco
sale di sedano
salsa Worcester
pepe, origano, aglio nero fermentato, olio di oliva extravergine Dop 

Tecnica: Build
Guarnizione: pomodorino e julienne di sedano.

POSITANO MARTINI di Raffaele Gargiulo

Ingredienti
5 cl vodka premium
2 cl liquore al fico d’india
3 cl Triple Sec 

Tecnica: Shake and Strain
Guarnizione: zest di limone costa d’Amalfi Igp

AGAVI SPRITZ di Raffaele Gargiulo

Ingredienti
5 cl Sloe Gin
5 cl Franciacorta
5 cl soda al Rosmarino (home made) 

Tecnica: Build
Guarnizione: rosmarino e zest di limone

 

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