Sbarco in Borsa per Compagnia dei Caraibi

borsa Compagnia dei Caraibi
L'azienda piemontese, distributrice di diversi top brand spirit e proprietaria di marchi quali Vermouth Carlo Alberto, Salvia & Limone e Bitter Rouge, si preparara allo sbarco in borsa per continuare il suo percorso di crescita

Compagnia dei Caraibi si appresta a fare il suo ingresso in Borsa. L’azienda piemontese specializzata nell’importazione, sviluppo e distribuzione di distillati, vini e soft drink premium e ultra premium ha presentato la domanda di ammissione alle negoziazioni sul mercato Aim Italia (Mercato alternativo del capitale), gestito da Borsa Italiana e dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. Percorso di ammissione la cui conclusione è prevista per il prossimo 26 luglio con l'inizio delle contrattazioni fissato per il 28 dello stesso mese.

E davvero altissime sono le potenzialità di crescita della società, forte di un catalogo di prodotti di alto livello qualitativo. Catalogo che per quanto riguarda gli spirit comprende diversi top brand del segmento di alta fascia distribuiti in esclusiva, come Gin Mare, Rum Diplomático, Rum Plantation e Amaro Jefferson. Ai quali si aggiungono i marchi di proprietà, Vermouth Carlo Alberto e Riserva Carlo Alberto, Salvia & Limone, Bitter Rouge, Amaro Mandragola. E non meno rilevante è la selezione di vini, provenienti da 65 regioni enologiche e 27 Paesi raggruppati nel Catalogo Elemento Indigeno.

Una crescita esponenziale negli ultimi 8 anni

Crescita certificata dai numeri, con i ricavi passati negli ultimi 8 anni dai circa 2 ai 24,9 milioni di euro del 2020. Anno quest’ultimo dove, nonostante le difficoltà generate dall’emergenza sanitaria, Compagnia dei Caraibi ha incrementato i ricavi del 2% rispetto al 2019.

Una crescita dove lo sviluppo del business è stato accompagnato da un impegno sempre più forte sul fronte etico e nell’attenzione al bilancio sociale della propria attività. L’azienda di recente ha infatti completato il processo di trasformazione in Società Benefit, ovvero società che nella loro attività, oltre agli obiettivi di profitto, perseguono finalità di beneficio comune, quali la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione dei territori e del loro tessuto economico e produttivo, la promozione e lo sviluppo di attività culturali e supporto dell’arte, la creazione di valore per dipendenti e stakeholder, la adozione e la promozione della social equality. Un percorso intrapreso fin dalla fondazione e che culminerà entro la fine dell’anno con l’ottenimento della certificazione B Corp, della quale attualmente in Italia possono fregiarsi solo circa 120 aziende, attende al buness e alla sostenibilità.

Rafforzare il proprio modello di sviluppo

Un modello di sviluppo che con la quotazione in borsa Compagnia dei Caraibi intende consolidare e ulteriormente rinforzare. «In vista della quotazione abbiamo trasformato la società in Spa, con statuto di Società Benefit, un passaggio che ci consente di certificare quello in cui crediamo da sempre – ha commentato in una nota Edelberto Baracco, ceo di Compagnia dei Caraibi -. Ci presentiamo al mercato dei capitali con una equity story ambiziosa e sincera e vorremmo che anche questo contribuisca allo sviluppo dei nostri progetti di condivisione del valore, non solo verso quelli che saranno i nostri azionisti, ma anche verso i nostri dipendenti, tutti gli stakeholder e nei confronti del nostro territorio».

 

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