Santa Ana Pomelo Gin, un tripudio di agrumi

Santa Ana Pomelo Gin
Distribuito, come il fratello maggiore, da Rinaldi 1957, il nuovo nato del marchio filippino di gin prende vita da una ricetta dove gli agrumi fanno la parte del leone, con il pomelo protagonista. Fresco, accessibile e, insieme, sofisticato, permette di sperimentare giocando con profumi, contrasti e accostamenti azzardati anche per la creazione di drink a bassa gradazione

È il re degli agrumi, il pomelo, così considerato perché il più grande di questa tipologia di frutti e, insieme a cedro e mandarino, una delle tre specie “primarie” dalle quali derivano tutti gli agrumi, il protagonista di Santa Ana Pomelo Gin, il nuovo nato di Santa Ana Gin, il marchio filippino noto per il suo gin floreale ispirato alle atmosfere della Manila degli Anni Ruggenti.

Distribuito in esclusiva in Italia, come il fratello maggiore, da Rinaldi 1957, il nuovo arrivato è un distilled gin (alc 40% in vol) prende vita da una ricetta che prevede 16 botaniche, tra le quali gli agrumi, sia tropicali sia mediterranei, giocano la parte del leone. Il pomelo, che resta al centro della ricetta, si trova infatti in ottima compagnia: a esaltare il suo gusto dolce e delicato c’è l’acidità e la freschezza del calamansi, noto anche come lime filippino e dalle note piuttosto pungenti, e dall’arancia dalandan, a completare la parte tropicale, mentre per quella mediterranea ci sono il limone e l’arancia amara. Zenzero e pepe, con le loro note pungenti e speziate aggiungono calore e profondità, mentre le classiche botaniche del gin, tra le quali l’indispensabile ginepro, il coriandolo, la radice di angelica e radice di iris, conferiscono complessità.

Santa Ana Pomelo Gin 1
Santa Ana Gin e Santa Ana Pomelo Gin

Particolarità di Santa Ana Pomelo Gini è che le botaniche vengono distillate sottovuoto nella regione della Charente, in Francia, con una tecnica ispirata alla profumeria. Il ricorso a questa tecnica ha l’obiettivo di preservare la delicatezza delle essenze, estraendo i sottili profumi senza alterazioni dovute al calore. Il risultato è un gin fresco, morbido e vellutato, dominato dagli agrumi, speziato e vivace con un finale tropicale caldo e avvolgente. Un prodotto luminoso e sofisticato, ma al tempo stesso, accessibile, che permette al bartender di sperimentare giocando con profumi, contrasti e accostamenti azzardati.

A tutta sperimentazione

E questa caratteristica rende il nuovo prodotto particolarmente adatto anche alla creazione di cocktail che incontrino la tendenza sempre più in ascesa del low alcohol, ma senza rinunciare a un alto impatto sensoriale. Come hanno mostrato Mattia Schiaretti e Luca Redolfini, bartender di Choice Cocktail Bar di Parma, in occasione dell’evento di presentazione di Santa Ana Pomelo Gin all’Hotel Indigo di Milano. Due i drink proposti dai bartender per l’occasione: Lost Around, un cocktail dal carattere avvolgente e deciso, dove il gin si miscela a liquore al chinotto e vino di mela e pera acidificato, che ne vanno a stemperare la freschezza agrumata; 50% SKL, dove invece sono andati a esaltare le note acide del nuovo prodotto, unendolo a un liquore alle mele e lime, kiwi, sedano chiarificati con kefir.

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