L’anno appena concluso ha regalato proprio nel finale ulteriori soddisfazioni a Mazzetti d’Altavlla. Due grappe riserva di punta della storica distilleria del Monferrato, la Segni e Gaia Mazzetti, sono state insignite dei 5 Grappoli 2021 della Guida Bibenda, il massimo riconoscimento attribuito ai distillati che concorrono alla selezione firmata della Fondazione italiana sommelier.
La prima è una grappa riserva (alc 43% in vol) che nasce da un blend di vitigni rossi piemontesi, nello specifico Barbera e Dolcetto, lasciato poi riposare per 5 anni in ben sei piccole botti di essenze lignee diverse (rovere, castagno, frassino, ciliegio, gelso e ginepro) e di capacità differenti. Un procedimento che consente di concentrare nel distillato tutti i differenti aromi dei diversi legni dove ha soggiornato e alla base del suo carattere elegante, ricco e complesso, nel quale emergono sentori di marasca, mora, vaniglia ed erbe aromatiche fusi insieme in perfetta armonia.
Elementi aromatici che trovano la loro esaltazione in Gaia Mazzetti (alc 43% in vol), grazie alla presenza nel blend dal quale prende origine del vitigno Moscato, accompagnato dal Cortese. Frutto di un invecchiamento di oltre 18 mesi delle singole Grappe in barriques di rovere d’Allier e di castagno, successivamente unite, si caratterizza poi per la sua estrema morbidezza e per le sue note dolci e fruttate, accompagnate da fini sentori erbacei.
Un 2020 ricco di successi
I due nuovi riconoscimenti vanno a coronare un anno ricco di premi per Mazzetti d’Altavilla. Anno che si era aperto con l’inserimento della distilleria fra le 100 Eccellenze Italiane 2020 selezionate da Forbes Italia. E proseguito con i tre ori conquistati all’Internationaler Spirituosen Wettbewerb (Isw), prestigiosa competizione internazionale che si svolge in Germania, sempre da Segni, Grappa Barricata 7.0 di Ruchè (alc. 43% in vol), a base delle pregiate vinacce del vitigno autoctono del Monferrato, e da Amaro Gentile (alc 30% in vol), il digestivo, ma anche aperitivo se servito con ghiaccio e qualche foglia di menta e scorza di limone, preparato con 13 erbe, parte delle quali fatte macerare per 12 mesi in Grappa di Moscato Invecchiata, e parte infuse in alcol con scorze d’arancia e di limone.
A questi si aggiungono poi l’oro andato allo Special Brandy Invecchiato 35 Anni (alc 43% in vol), creato nell’autunno del 2019 dopo una stagionatura in pregiate botti di rovere avviata sin dal 1984, e la medaglia Best Gold nella categoria Grappa Invecchiata andata ancora alla Grappa Barricata 7.0 di Ruchè conquistati nell’ultima edizione dell’Alambicco d’oro, il concorso nazionale indetto da Assaggiatori grappa ed acquaviti (Anag).
Successi proseguiti in autunno con i tanti premi conquistati a The WineHunter Award del Merano Wine Festival. Manifestazione dove sono state 5 le referenze della casa piemontese premiate con l’Award Rosso: l’acquavite d’uva giovane Ardita (alc40% in vol); la grappa 1786 (alc 43% in vol), una grappa di Moscato affinata in botti che in precedenza hanno ospitato il vermouth di Torino; la grappa Riserva 18.46 (alc 43% in vol), ottenuta dalla distillazione di vinacce di Barbera e Dolcetto, che dopo un invecchiamento di 12 mesi in botti di rovere d’Allier, vengono assemblate e quindi lasciata affinare per altri 6 mesi in botti di castagno; l’Amaro Forte (alc 30% in vol), preparato sulla base di un’antica ricetta proveniente dal monastero benedettino che sorgeva ad Altavilla Monferrato; Grappa di Ruchè giovane. E cinque quelle premiate con l’Award Gold: Grappa Barricata 7.0 di Ruchè, 1789 Grappa Di Barolo Special Cask Finish (alc in vol 43%), invecchiata per oltre 18 mesi in barrique di Rovere e poi affinata in botti utilizzate per l’invecchiamento del bourbon; Gin Mazzetti (alc 42% in vol), un London dry preparato con botaniche piemontesi; Riserva Segni . Conclude la rassegna l’Excellence Spirit Award 2020 andato all’Amaro Gentile al Roma Bar Show.