Mazzetti d’Altavilla riconosciuta Marchio storico

Famiglia Mazzetti d'Altavilla
La famiglia Mazzetti d'Altavilla
Un 2021 pieno di soffììddisfazioni per la distilleria piemontese. Ai tanti premi conquistati dai suoi distillati si aggiunge il riconoscimento di Marchio storico di interesse nazionale del ministero dell' Sviluppo economico

È un regalo graditissimo quello che Mazzetti d’Altavilla ha trovato sotto l’albero: il riconoscimento di Marchio storico di interesse nazionale del ministero dello Sviluppo economico. La distilleria del Monferrato fa dunque il suo ingresso nella prestigiosa e ristretta lista che raccoglie gli storici marchi d'impresa italiani attivi da almeno cinquanta anni. Al registro dei Marchi storici di interesse nazionale, istituito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi, possono iscriversi i marchi utilizzati da più tempo per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un'impresa di eccellenza storicamente legata al territorio nazionale.

E lunga è la storia del marchio Mazzetti d’Altavilla nel comparto della distillazione. Il riconoscimento del ministero arriva alla fine di un anno nel quale l’azienda piemontese ha festeggiato i suoi 175 anni di attività ininterrotta. Un lungo cammino all’insegna della qualità e della continua evoluzione dei suoi distillati, a partire dalle grappe, che la famiglia Mazzetti, occhi con la sesta e settima generazione alla guida dell’azienda, ha condotto sempre in piena coerenza con i valori del brand.

Tante le referenze premiate nel 2021 

Ma il Marchio storico rappresenta “solo” l’ultimo riconoscimento arrivato alla distilleria in questo anno. Tra i successi le cinque medaglie, dei quali quattro ori e un argento, ottenuti all’Alambicco d’oro, il concorso nazionale indetto da Assaggiatori grappa ed acquaviti (Anag). Premiate con l’oro la Grappa Barricata 7.0 di Ruchè (alc. 43% in vol), ottenuta dalle pregiate vinacce del vitigno autoctono del Monferrato, e che si caratterizza per il sapore deciso e complesso, armonico, con una ottima persistenza aromatica dalla quale emerge una miscela di note floreali e speziate; e le grappe riserve Incanto e Alba. La prima è una grappa (alc 43% in vol) dal profilo aromatico fine e ampio con dolci note di miele, invecchiata in barrique che esalta al meglio la personalità del vitigno di derivazione, il Nebbiolo da Barbaresco. La seconda (alc 43% in vol) è invece frutto di un blend di Barolo ed Erbaluce, invecchiata per oltre diciotto mesi in barriques di rovere di Tronçais e poi affinata in botti di altri pregiati legni. L’altro oro è andato al Brandy Invecchiato 27 Anni (alc 43% in vol), dal colore ambrato brillante e dal carattere complesso e maestoso con i suoi ricchi sentori che denotano la sua lunga e adeguata permanenza nel legno. Ad aggiudicarsi l’argento la Grappa di Malvasia (al 43% in vol) della linea Radici, alla sua prima partecipazione a un concorso, dopo la creazione nel 2020 per valorizzare un vitigno autoctono monferrino a produzione estremamente limitata quale la Malvasia di Casorzo. Un distillato di grande morbidezza, alta maturità e dalle intense note fruttate e floreali, fra le quali spiccano la rosa e i frutti rossi.

A questi sono seguiti i riconoscimenti conquistati a The WineHunter Award del Merano Wine Festival, dove sono state quattro le referenze Mazzetti d’Altavilla premiate. A cominciare dal Platino andato al Brandy Invecchiato 35 Anni (alc 43% in vol) frutto di una stagionatura in pregiate botti di rovere avviata nel 1984, che gli regala complessi sentori aromatici e note uniche, dolci e morbide. Per proseguire con gli ori assegnati al liquore Liquirizia Mazzetti (al 21% in vol), ottenuto dall’infusione per 40 giorni di radici di liquirizia in grappa morbida invecchiata, e alla Grappa di Barolo Riserva (alc 43% in vol), invecchiata da 2 a 5 anni in legno di rovere e piacevolmente tannica, con lievi sentori floreali e di nocciola, liquirizia, vaniglia, tabacco. Per concludere con il Bollino Rosso al Bitter Mazzetti (alc 35% in vol) un apritivo, perfetto anche per la mixology, dalle spiccate note di rabarbaro e scorze di limone.

Infine i 5 Grappoli 2021 della Guida Bibenda, il massimo riconoscimento attribuito ai distillati che concorrono alla selezione firmata della Fondazione italiana sommelier, andati ancora a Incanto e alla riserva Segni. Ques’ultima è una grappa (alc 43% in vol) ottenuta da vinacce di Barbera e Dolcetto e sottoposta a uno speciale processo di stagionatura che prevede il passaggio del distillato in sei botticelle di essenze lignee differenti e di capacità diverse per cinque lunghi anni.

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