Il 4 luglio è la festa nazionale degli Stati Uniti, che commemora l'adozione della Dichiarazione d'indipendenza, avvenuta il 4 luglio del 1776, delle tredici colonie americane dal regno di Gran Bretagna. Anche Compagnia dei Caraibi ha voluto celebrare l’importante ricorrenza, presentando la novità made in Usa appena entrata nel suo ricco portafoglio spirit premim, accompagnandola con una drink list ad hoc firmata dal mixologist Filippo Sisti. Si tratta di Death’s Door, un’American dry gin millesimato biologico (alc 47% in vol), pioniere nel mercato dei gin artigianali americani.
Prodotto dalla Death’s Door Spirits a Washington Island, in Wisconsin, questo gin viene realizzato solo con ingredienti locali e da filiera bio certificata. La sua ricetta è volutamente essenziale e conta tre sole botaniche, bacche di ginepro selvatiche, coriandolo e semi di finocchietto: una scelta fatta per valorizzare al massimo lo spirit di base. A queste si aggiungono mais, grano e orzo a conferire al gin un sentore di malto. Il tutto viene lavorato con la tecnica “one shot”, che prevede un’unica distillazione e una correzione, attraverso tagli successivi, del prodotto finale.
Perfetto per l'alta miscelazione
Di colore bianco trasparente, Death’s Door presenta al naso un bouquet di sentori di agrumi, malto, finocchietto e coriandolo, con sottili note balsamiche. Al palato è equilibrato, morbido, fresco e piacevole, con un finale nel quale emergono note aromatiche di lavanda e liquirizia.
Dalla forte identità americana, è perfetto per la miscelazione, sia nella rivisitazione di classici sia per nuove creazioni. Un saggio delle sue potenzialità è offerto dalle tre creazioni appositamente fatte realizzare da Compagnia dei Caraibi a Filippo Sisti per rendere omaggio a questo gin e suggerire qualche pratico spunto per cominciare a utilizzarlo in miscelazione: Peach&Sea, Ice Garden e Cherry Sour. Nel primo si unisce a succo di limone, sciroppo di zucchero, Rca Bianco e Peach Bitter. In Ice Garden sempre a succo di limone e a cordiale di lattuga e alloro. In Cherry Sour a succo di limone, Salvia&Limone, completando con due ciliegie come decorazione (in fondo all’articolo le ricette complete).
Altra curiosità del prodotto è il suo nome, e quello della distilleria, che sottolineano ancora una volta il profondo radicamento del prodotto nel suo territorio e agli Stati Uniti. Viene infatti dallo stretto passaggio marittimo tra la punta della penisola di Green Bay e Washington Island, chiamata la Porta della Morte, appunto Death’s Door, a rievocare storie di Indiani d’America e coloni alle prese con acque irrequiete e pericolose.
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Le ricette Death’s Door di Filippo Sisti
Peach&Sea
Ingredienti:
5 cl Death’s Door, 2cl succo di limone, 1 cl sciroppo di zucchero, 2 cl Rca Bianco, Peach Bitter
Preparazione:
shake & strain
Bicchiere:
coppa cocktail
Ice Garden
Ingredienti: 5 cl Death’s Door, 8 cl cordiale lattuga e alloro, 1 cl succo di limone
Preparazione:
shake & strain
Bicchiere:
tunbler alto
Cherry Sour
Ingredienti:
5 cl Death’s Door, 3cl limone, 2 cl Salvia&Limone
Preparazione:
shake & strain
Bicchiere:
tunbler basso
Decorazione:
2 ciliegie