Campari Group acquisisce il cognac premium Courvoisier

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Con un'operazione da 1,32 miliardi di dollari, la più rilevante nella sua storia il Gruppo ha messo le mani sulla maison francese, una delle delle quattro principali case di cognac al mondo, e si rafforza nel segmento degli spirit invecchiati

È nel campo dei cognac di alta gamma il nuovo colpo messo a segno da Campari Group. Il Gruppo ha infatti avviato una trattativa in esclusiva con Beam Suntory per acquisire Courvoisier, tra le prime quattro case storiche di premium cognac. Un’operazione da 1,2 miliardi di dollari (1,11 miliardi di euro), la più rilevante nella storia del Gruppo, con la quale Campari punta a rafforzarsi ulteriormente nel segmento degli spiriti invecchiati e a fare del cognac il quarto asse portante, con aperitivi, bourbon e tequila, della sua strategia. Ma non solo, perché l’acquisizione apre nuove importanti opportunità di crescita negli Stati Uniti e nella regione asiatica, aree centrali nei piani di sviluppo del Gruppo e dove Courvoisier ha una forte esposizione.

«Siamo entusiasti di acquisire una delle prime quattro case storiche di cognac, Courvoisier, con un significativo potenziale ed espressioni molto rinomate. L’aggiunta di Courvoisier al nostro portafoglio di priorità globali costituisce un'opportunità unica e rara di espandere il nostro portafoglio di premium spirit e la nostra offerta di premium spirit e cognac – ha commentato in una nota stampa Bob Kunze-Concewitz, ceo di Campari Group -. Inoltre, permette di accelerare il nostro percorso di premiumizzazione, arricchendo ulteriormente il nostro portafoglio RARE, la divisione creata per accelerare il potenziale di crescita di una gamma selezionata di marchi ed espressioni super e ultra-premium nei nostri principali mercati».

Il cognac di Napoleone III

Fondata nel 1828 da Félix Courvoisier a Jarnac, nella regione francese della Charente, Courvoisier è la più recente e la più premiata delle quattro grandi case storiche di cognac. Ha ricevuto il titolo di Fornitore Ufficiale della Casa dell'Imperatore da Napoleone III, ha fornito le corti reali d'Europa ed è stata la bevanda preferita della Belle Epoque, scelta per celebrare l'inaugurazione della Torre Eiffel e l'apertura del Moulin Rouge. Con la sua collezione principale di VS, VSOP e XO, che ha la sua massima espressione in L'Essence de Courvoisier, creata con le migliori riserve delle Borderies e dei Crus Grande Champagne, alcune delle quali risalgono all'inizio del XIX secolo, ulteriormente rafforzata da una gamma premium di edizioni limitate, ha costruito solide credenziali attraverso una varietà di stili versatili del cognac.

La maison francese, che porta in dote anche il marchio Salignac, nel 2022 ha totalizzato vendite nette per 249 milioni di dollari, con un margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, di 78 milioni di dollari. Nei primi dieci mesi dell’anno in corso ha realizzato vendite nette per 148 milioni, in calo del 33% rispetto allo stesso periodo del 2022, e il margine di contribuzione è stato pari a 37 milioni. Un calo dovuto in particolare alla normalizzazione dei consumi negli Usa, dopo il boom post Covid, che costituisce il mercato più grande di Courvoisier, dove nel 2022 ha realizzato circa il 60% delle vendite nette, seguito da Regno Unito e Cina, che insieme rappresentano il 25% delle vendite.

Nuove opportunità di crescita negli Usa e in Asia

«In quella che è la più importante operazione nella storia di Campari Group, Courvoisier consentirà di compiere un significativo passo avanti negli Stati Uniti, nel contempo offrendo potenziale trasformativo nella regione strategica dell'Asia Pacifico nel lungo periodo – ha commentato Matteo Fantacchiotti, deputy chief executive officer Campari Group -. Oltre ad acquisire un marchio riconosciuto a livello globale con forti credenziali di premiumizzazione, abbiamo un'opportunità unica per espandere in modo significativo la nostra capacità di produzione e imbottigliamento di cognac in Francia, una piattaforma centrale della nostra supply chain globale».

La nuova operazione conferma l’interesse di Campari Group verso gli iconici marchi francesi super premium, concretizzatosi in una serie di acquisizioni iniziate nel 2016 con quella del liquore a base di cognac Gran Marnier (leggi Campari brinda con Grand Marnier), e della relativa distilleria in Francia. A questa hanno fatto seguito, nel 2017 l’acquisizione del marchio e la distilleria di cognac Bisquit Dubouché, dei rhum Trois Rivières (leggi Campari acquisisce i rhum Trois Rivières e Maison La Mauny)e della loro distilleria in Martinica nel 2019, di Champagne Lallier nel 2020 (Gruppo Campari mette nel mirino Champagne Lallier) e infine di Picon lo scorso anno (leggi Campari Group acquisisce Picon, l’aperitivo bitter francese).

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