Gruppo Campari mette nel mirino Champagne Lallier

gruppo Campari Champa

C’è lo champagne nel mirino di Campari. Il gruppo milanese ha annunciato l’avvio di una negoziazione esclusiva con la società francese Sarl Ficoma, holding familiare di Francis Tribaut per l’acquisizione di una partecipazione dell’80%, per arrivare nel medio termine alla totalità del capitale azionario di Champagne Lallier, prestigioso produttore delle bollicine francesi, e delle altre società del gruppo.

Un’operazione che, se andrà in porto, farà di Gruppo Campari la prima realtà italiana a fare il suo ingresso nella categoria degli champagne. La società è proprietaria del marchio Lallier, fondato nel 1906 ad Aÿ, una delle rare località classificate come Grand Cru nello Champagne, a sottolineare l’alta qualità dei suoi prodotti e il loro elevato posizionamento. Lo scorso anno ha registrato oltre un milione di bottiglie vendute, delle quali circa 700.000 a marchio Lallier.

Collezioni di prestigio

Gli champagne Lallier sono raccolti in tre collezioni: la collezione permanente, che include la serie R, dove ogni bottiglia è il risultato dell’interpretazione da parte della maison di una specifica annata di vendemmia, Extra Dosage, Blanc de Blancs Grand Cru e Grand Rosé Grand Cru, la collezione memoria con il Millesime 2010 Grand Cru, e la collezione icone, con Ouvrage Grand Cru Élevé Sous Liège, Sélection Parcellaire Loridon – Grand Cru Blanc de Blancs e Sélection Parcellaire Les Sous – Grand Cru Blanc de Noirs.

Gruppo Campari Maison Lallier Aÿ
Maison Lallier ad Aÿ

Con questa acquisizione, Gruppo Campari aggiungerebbe lo storico marchio Lallier alla propria gamma di spirit premium, incrementando inoltre la sua massa critica sul mercato francese, ritenuto strategico e dove ha cominciato a operare con una propria struttura commerciale diretta. In più, Campari andrebbe a rafforzarsi nel segmento sparkling, nel quale è già presente con i marchi Cinzano, Mondoro e Riccadonna.

I dettagli sul valore dell’operazione, che include, oltre all’acquisizione dei brand, anche dei relativi stock e degli immobili, compresi i vigneti di proprietà e quelli gestiti, e gli impianti produttivi, saranno comunicati, ha precisato il gruppo in una nota, quando la transazione sarà conclusa.

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