Al Maybe Sammy di Sydney l’Hospitality Award di The World’s 50 Best Bars

Maybe Sammy team
Il team del Maybe Sammy (da sinistra): Andrea Gualdi, Stefano Catino, Vince Lombardo e Martin Hudak

È arrivato il primo verdetto di The World's 50 Best Bars 2020. In attesa di conoscere la classifica dei 50 migliori locali del mondo, che sarà svelata il prossimo 5 novembre, l’Academy dei World’s Best ha reso noto il vincitore dell'Art of Hospitality Award, un nuovo premio speciale assegnato dai 540 giudici, esperti del settore, al bar che offre la migliore esperienza di ospitalità. Ad aggiudicarselo il Maybe Sammy, di Sydney, Australia.

Un premio che mette l’accento su un aspetto fondamentale, quello dell’ospitalità, divenuto ancora più centrale in questo momento per la vita dei locali, per regalare ai clienti un’esperienza di altissimo livello, all’insegna del ben bere in un’atmosfera divertente e serena e, quindi, per spingere i consumatori a tornare in sicurezza a frequentare i loro locali preferiti. Un riconoscimento che, in questo caso, regala anche una bella soddisfazione al nostro Paese, in quanto italiana è la proprietà del Maybe Sammy e la squadra dietro al bancone, composta dai soci e bartender Stefano Catino, Vince Lombardo e Andrea Gualdi, ai quali si è poi unito Martin Hudak.

E davvero da campioni dell’ospitalità è composta l’intera squadra del locale, grazie alla sua capacità di interagire con gli ospiti e all’attenzione estrema nella cura degli ospiti e di ogni dettaglio affinché l’esperienza offerta sia sempre al top. Il Mayby Sammy offre infatti un livello di servizio che porta il marchio distintivo del bar di un luxury hotel, ma senza un hotel, in un ambiente ispirato alle atmosfere glamour di Hollywood e della Las Vegas dei fantastici anni Cinquanta.

Non meno curata e innovativa la proposta cocktail di alto livello del locale. Nella drink list per esempio, troviamo la sezione The Vegas Selection, una raccolta di signature che reinterpretano in chiave contemporanea grandi classici e che prendono il nome dagli iconici ritrovi della Las Vegas di metà del secolo scorso, o The Minins, una selezione di super classici in versione mini.

Una combinazione di diversi fattori che spiega il successo del locale e del ricco bottino di riconoscimenti già conquistati, tra i quali il premio come The Best Bar in Australasia, assegnatogli lo scorso anno dai The World’s 50 Best Bars, il 43° posto nella classifica del migliori bar del mondo e il titolo di Best New International Cocktail Bar 2019 di Tales of the Cocktails.

 

 

 

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