34 Years Old Single Cask, l’anima artistica di Glenrothes

Glenrothes 34 Years Old Single Cask 1
Arte, cucina e whisky, i tre pilastri della presentazione della distilleria storica dello Speyside, da Trattoria Contemporanea

Tre espressioni artistiche per presentare un prodotto senza eguali. Glenrothes, distilleria storica dello Speyside, ha svelato il suo 34 Years Old Single Cask negli spazi di Trattoria Contemporanea, stella Michelin a Lomazzo (Como), aprendo la giornata con la performance dell'artista Licia Fusai sotto la direzione di Lets IT Art, prima di procedere con un menu degustazione di livello assoluto.

«Siamo ciò che mangiamo» recita Fusai, artista fiorentina che del rapporto tra cibo e mondo circostante ha fatto un credo professionale apprezzato a livello internazionale. «Il nutrimento è fondamentale, inteso come tutto ciò che deriva dalla natura. Rappresentare il whisky è stata una sfida, ma ho scelto di utilizzare sulla tela tutti gli elementi che compongono il distillato. Nelle mie mani si trasformano in arte; l'elemento essenziale che accomuna la bottiglia e il mio lavoro è il tempo».

Bevuta di spessore da assaporare con calma

E di tempo ne è trascorso in ragionata abbondanza: Glenrothes 34 Years Old Single Cask non è frutto di un assemblaggio di botti diverse, bensì di una singola botte ex bourbon monitorata nel corso di 34 anni e poi scelta «per la sua capacità di rappresentare qualcosa di unico», come descrive l’esperto Giacomo Bombana, presente per guidare la degustazione. Bevuta di spessore, da godere con calma, impatto alcolico importante (grado pieno a 53,6%) ma attenuato da un corpo setoso. Il legno è presente ma in qualche modo gentile, ci sono sentori di vaniglia, polpa di frutta matura, finale con spezia persistente. Appena 218 bottiglie prodotte in esclusiva per l'Europa, che testimoniano «la capacità di Glenrothes di andare oltre una gamma di produzione stabile, e realizzare un whisky che si avvicina a un’opera d'arte unica, con il contributo di pochissime personalità, tra master blender e whisky maker, tutte scozzesi che interagiscono con le materie prime, ovvero ingredienti, legno e tempo».

Prodotti di personalità

È anche un’occasione per apprezzare il potenziale di Glenrothes, attiva dal 1878 nella regione culla del malto scozzese (un terzo delle distillerie attive è in Speyside), ma spesso rimasta all’ombra delle referenze Macallan e Highland Park, che fanno parte dello stesso gruppo. Con cinque coppie di alambicchi, uno degli ormai rarissimi laboratori interni di cooperage (botti artigianali) e una capacità produttiva di 5 milioni di homemade spirit, Glenrothes è salita alla celebrità per i suoi prodotti di grande personalità e “maltosità”, per cui ha sempre ceduto i propri single malt ad altri blender (Famouse Grouse su tutti), rimanendo come firma invisibile su espressioni di eccellenza. La Platinum Single Cask Collection, di cui il trentaquattro anni fa parte, è invece un’esclamazione vera e propria.

Whisky, arte e cucina

Fusai compone la propria tela con whisky, malto d'orzo, orzo solubile, legno, frutta secca, mais: gli elementi che contribuiscono a Glenrothes 34 Years Old Single Cask si combinano insieme a un sottofondo musicale in una sala apposita, prima di proseguire nel vibrante percorso creato dallo chef Davide Marzullo (appena ventisette anni, ben più giovane dell’etichetta in degustazione). I piatti giocano su acidità e croccantezze, superbi il risotto con latte di capra, liquirizia e cappero, e il cervello di vitello fritto con lampone e sedano rapa, mentre in abbinamento la linea Glenrothes va in miscelazione (l’apertura è con Vescovo, twist sul Boulevardier con scotch whisky e Moscato di Scanzo). Poi la degustazione in versione assoluta in chiusura: arte, in tre importantissime varianti.

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