The Forum: a Roma il locale che mixa agenzia immobiliare e bar all day long

Al Pigneto a Roma Quadrifoglio Immobiliare lancia il bistrot-agenzia con caffetteria, spazi di coworking e una sala riservata per le trattative immobiliari

Agenzia immobiliare o bar? Entrambi e l’uno o l’altro prevale a seconda del lato da cui lo si guarda. Perché il nuovo The Forum, locale all day long aperto da poche settimane al Pigneto a Roma, ha una doppia veste e funzione. Da una parte troviamo la classica vetrina da agenzia immobiliare con gli annunci (la Quadrifoglio immobiliare, un’agenzia nota nel panorama locale), dall’altra l’ingresso di un bar con il bancone e la bottigliera in primo piano.

Gli elementi per capire che The Forum è un locale ibrido ci sono tutti: oltre al bancone, all’ingresso principale troviamo il desk con la segreteria, che aiuta chi cerca casa a prendere un appuntamento con un agente; nelle altre sale un susseguirsi di tavolini modulari, che possono servire da scrivanie per analizzare case mentre si sorseggia un caffè, così come sono aperti a chi vuole uno spazio di coworking o anche solo una sosta breve per un caffè. In fondo, troviamo una saletta riservata, divisa da una tenda, può servire sia per piccoli ricevimenti privati, che per avere un po’ di privacy mentre si compiono trattative immobiliari, ma anche per le riunioni e i momenti di formazione del gruppo Quadrifoglio.

Il progetto The Forum nasce da un’idea di Antonio Proietti, fondatore della Quadrifoglio Immobiliare, che oggi ha passato il testimone al figlio Gabriele, attuale presidente della società, e da Francesco Crocé, amministratore unico della stessa: «Il motivo che ci ha spinti a questa nuova apertura è molto semplice. Nella nostra vita lavorativa il bar è fondamentale per costruire relazioni, il caffè è il nostro mezzo di familiarizzazione con il cliente e ci siamo chiesti, perché non offrirlo in un posto nostro?», afferma Crocè.

L’idea è andata oltre, perché The Forum si presenta come un moderno bistrot, il cui layout è stato curato dall'architetto Giuseppe Maria Genco, che funziona all day long, passando dalle colazioni alla pausa pranzo, fino ad arrivare ad aperitivo e cena. La formula è snella e ben cucita addosso alle abitudini del Pigneto, quartiere di movida della Capitale, che trova il suo fulcro nell’area pedonale, uno spazio aperto e vissuto soprattutto con la bella stagione sui tavolini all’aperto. The Forum si colloca proprio all’ingresso di questa pedonale, in una posizione privilegiata e la possibilità di avere anche 100 coperti fuori, oltre ai 50 interni: «era una vecchia ferramenta, noi avevamo l’agenzia poco più avanti su via L’Aquila e quando abbiamo visto che si era liberato il locale ed era sul mercato ci siamo subito attivati, perché avevamo intravisto l’opportunità di rispolverare questo vecchio progetto dell’agenzia-bar», racconta Crocè.

L’attività comincia la mattina con i caffè come da tradizione partenopea: per la bevanda più amata dagli italiani è stata selezionata la torrefazione napoletana Passalacqua, da accompagnare con cornetti, muffin, pasticciotti, crostate e ciambelloni. Tisane e cioccolata calda completano la carta per la zona caffetteria, mentre per il pranzo si è pensato a una proposta agile e gustosa con cornetti salati, tramezzini e insalate. Dall’ora dell’aperitivo, la selezione alcolica spazia fra cocktail, birre e vini. La drink list è composta da 4 cocktail alla spina in collaborazione con Drink-It, di cui due esclusivi a marchio The Forum, oltre a 8 miscelati ready-to-drink in bottiglia e ai signature del locale. La carta dei vini è curata dai ragazzi di Mostovivo, un nuovo progetto energico e vitale che aiuta nella selezione delle etichette, prediligendo referenze di piccole realtà produttive, interessante anche la carta delle birre artigianali, curata in questo caso internamente.

L’anima gastronomica del The Forum trova piena espressione con l’aperitivo e l'offerta food serale legata al cocktail bar, dai Mini Bun della panetteria “Forno Certosa” farciti con condimenti caldi, alle Pinse, con 72 ore di lievitazione e topping variegati. Ampia anche la selezione di fritti e salumi e formaggi che vanno a comporre i taglieri, oltre a prodotti di territorio come l’Amaretto di Guarcino e le Seadas di Cabras, che arrivano da aziende locali e sono finalizzati in cucina.

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