Coronavirus: locali chiusi in Lombardia e in 14 province dopo le 18. Obbligo di distanza di sicurezza nel resto d’Italia

La stretta è stata imposta dal Dpcm dell'8 marzo e interessa tutta la Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia, Rimini, Padova, Treviso, Venezia, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Pesaro e Urbino. Bar e ristoranti chiusi dalle 18 alle 6 anche nella città di Bologna su decisione del sindaco

Coronavirus emergenza
Foto di Pexels da Pixabay

Si stringono le maglie della rete di sicurezza messa in campo dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. La scorsa notte il Presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm che contiene ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale.

Il provvedimento contiene anche nuove pesanti restrizioni le attività dei locali. Il nuovo Dpcm (trovate il testo integrale e potete scaricarlo in fondo all’articolo), le cui misure entrano in vigore dall’8 marzo fino al 3 aprile, attua infatti una stretta senza precedenti sull’intera Lombardia e in 14 province di altre 4 regioni del Centro-Nord (Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, e Marche): Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia, Rimini, Padova, Treviso, Venezia, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Pesaro e Urbino.

In questi territori, dove più numerosi sono i casi di contagio e di fatto “blindati” con il divieto di entrata e uscita, bar e ristoranti possono restare aperti, si legge nel punto n dell’articolo 1, solo dalle 6 alle 18 con l’obbligo da parte dei gestori di garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro tra gli avventori. Altrettanto pesante la sanzione per chi viola tale disposizione, che prevede la sospensione dell’attività.

Distanza di sicurezza di un metro in tutti i locali d'Italia

Misure più stringenti sulle attività dei locali sono state adottate anche sul resto della Penisola. In tutto il territorio nazionale bar e ristoranti possono restare aperti, ma anche in questo caso, recita il punto e dell’articolo 2, sempre «con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione».

Chiusi pub e discoteche in tutt'Italia

In tutta Italia, inoltre, è sospesa l’attività di pub (riguardo a cosa si intenda per pub Fipe ha chiesto precisazioni; si attendono ulteriori disposizioni in merito) e discoteche (art 2, punto c), sospensione che interessa anche cinema teatri, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e locali assimilati, anche in questo caso con la pena della sospensione della licenza in caso di violazione. Così come sono sospese tutte le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo, sia pubblici sia privati (art. 2 punto b).

Locali chiusi dalle 18 alle 6 anche a Bologna

La stretta sui locali interessa anche Bologna, dove bar e ristoranti saranno chiusi dalle 18 alle 6 a partire da martedì 10 marzo fino al 3 aprile. La decisione in questo caso è stata presa dal sindaco, Virginio Merola. La città infatti non era inclusa tra le aree dove tale misura è stata imposta dal Dpcm dell'8 marzo, ma il primo cittadino ha deciso, comunque, di attivarla ed è contenuta nell'ordinanza emessa il 9 marzo.

Scarica il testo del Dpcm 8 marzo 2020

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