Dieci validi motivi per essere il bartender più veloce

Speed Round a Mixology Experience
Speed Round a Mixology Experience. Chi vince vola in Tasmania
Nel ricco calendario di eventi del bar show italiano, in calendario dal 7 al 9 maggio al Superstudio Maxi di Milano, c’è una gara di velocità per bartender. Tra i numerosi premi in palio, alla prima edizione di Speed Round Contest, anche un viaggio Hobart, capitale dell’Isola di Tasmania in Australia, e l’occasione di visitare la McHenry Distillery

A Mixology Experience, in programma al Superstudio Maxi di Milano dal 7 al 9 maggio, va in scena la prima edizione dello Speed Round Contest organizzato da Bartender.it in collaborazione con The Prince Factory e la sponsorship di Divini Spiritus. Per iscriversi è sufficiente registrarsi sul sito della manifestazione e presentarsi nel corso della tre giorni mesi dedicata al mondo della miscelazione in cui troverete tutti i liquori, gli spiriti, i distillati, le soluzioni no-low alcohol, oltre a una ricca scelta di masterclass e momenti di approfondimento con grandi esperti del settore. Tra i tanti premi messi in palio per chi arriverà sul podio ce n’è uno davvero speciale: un viaggio a Hobart, capitale dell’isola di Tasmania, stato federato dell’Australia, con visita inclusa alla McHenry Distillery, una delle più interessanti realtà del Down Under specializzata in gin e whisky. A consegnare il premio al vincitore ci sarà Bill McHenry in persona. Si tratta di un’occasione unica, un'esperienza irripetibile per chi si vuole mettere alla prova e, perché no, mettersi in mostra di fronte a una grande platea di professionisti compresi, ovviamente, numerosi titolari e gestori di locali. Al di là del concorso in sé, ci sono tanti buoni motivi per sfoggiare la propria rapidità di esecuzione.

10 buoni motivi per essere il più veloce

  1. La soddisfazione del cliente aumenta quando il cocktail viene preparato rapidamente.
  2. Un bartender dallo shaker facile crea una maggiore efficienza nel bar e aiuta a ridurre i tempi di attesa.
  3. Per chi gestisce un locale saper di aver in squadra bartender veloci significa migliorare la produttività e la capacità di servire un maggior numero di clienti.
  4. In Paesi dove la mancia è diffusa, dal mondo anglosassone all’Oriente, un barman veloce può arrivare a guadagnare un cospicuo extra-guadagno.
  5. Un bartender che viaggia a razzo è in grado di creare un'atmosfera energica e vivace nel bar. Un’aria di festa che diventa contagiosa.
  6. Il bartender più veloce è quello che risolve la situazione durante le ore di punta e nei weekend, quando il bar è più affollato.
  7. Un bartender veloce può evitare gli errori di preparazione dei cocktail, come la miscelazione di ingredienti in modo errato o l'utilizzo di quantità sbagliate. Perché velocità non fa rima con scarsa cura del cocktail e del suo gusto. Tutt’altro.
  8. Un bartender che viaggia spedito è in grado di gestire le richieste di cocktail personalizzati dei clienti in modo efficiente, mantenendo la qualità del servizi. Come quel sarto che oltre a cucirvi un bel vestito, riesce anche a consegnarvelo anche in tempi brevi.
  9. Se in palio, come succede a Mixology Experience, c’è pure un viaggio in Tasmania qualche buon motivo per essere il barman più veloce del West un motivo ci sarà.
  10. E considera che è il primo anno del trofeo Speed Round Contest a Mixology Experience quindi, se per caso vinci tu, il tuo nome sarà sempre il primo nel palmares del grande bar show italiano.

Alle origini del flair e dello speed round

Lo "speed round" è una sfida di abilità nel mondo del bartending e del flair che richiede grande rapidità e precisione nell'esecuzione di diverse ricette di cocktail in un breve lasso di tempo. È un genere molto popolare tra i professionisti e richiede nervi saldi, ottima gestione dello stress e organizzazione, oltre che una conoscenza approfondita dei cocktail e delle tecniche di miscelazione. Lo speed round si è diffuso in diverse parti del mondo, tra cui gli Stati Uniti, l'Europa (con il Roadhouse di Londra come esempio) e l'Asia. Negli Stati Uniti, è diventato uno standard in molti locali, come nella nota catena TGI Fridays. Proprio i bartender del Fridays hanno allenato Tom Cruise per il suo ruolo di successo nel film Cocktail del 1988. Las Vegas è stata una delle prime città ad ospitare competizioni di flair bartending già dagli anni '80 e '90 e ha contribuito notevolmente alla popolarità del movimento. Ancora oggi, Las Vegas è uno dei luoghi più importanti per la formazione e la competizione di bartender professionisti, inclusi gli eventi di speed round. Tra i grandi campioni di speed round nel mondo del bartending e del flair, ci sono Cristian Delpech, bartender argentino considerato uno dei più grandi campioni di flair bartending di tutti i tempi e vincitore di numerosi titoli di speed round, suo fratello minore Rodrigo Delpech, campione di flair bartending e vincitore del titolo di speed round al World Flair Bartending Championship nel 2012; Tomek Malek, il bartender polacco che ha vinto numerosi titoli di speed round, tra cui il Campionato del Mondo di Flair Bartending nel 2007, e Dario Doimo, il bartender italiano che è stato campione del mondo di Flair Bartending nel 2011 e ha vinto anche il titolo di speed round al World Cocktail Championship nel 2009. Inoltre, lo speed round è stato introdotto in famose competizioni classiche come la World Class di Diageo, dove rappresenta uno dei principali banchi di prova per i concorrenti sin dagli esordi della manifestazione.

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