L’ufficio in caffetteria con l’app Nibol per il lavoro agile

Cresce il numero degli smartworker in cerca di una base dove connettersi e lavorare. A Milano e presto a Torino, cresce il numero dei locali disponibili, da prenotare dallo smartphone

Riccardo Suardi, l'ideatore di Nibol
Riccardo Suardi, l'ideatore di Nibol

L’ufficio in caffetteria non è cosa nuova. Più volte i titolari dei locali visitati nel corso dei nostri servizi hanno mostrato spazi dedicati a chi al bar trova ciò che serve per il lavoro e lo studio, con ampi tavoli, prese di corrente elettrica e connessione wi-fi.

Alcuni esercizi che nel post Covid hanno visto un drastico calo di presenze (ad esempio nelle città turistiche) hanno segnalato negli smartworker una preziosa ancora di salvezza, soprattutto se stranieri: nell’arco di una mattinata consumano più preparazioni (soprattutto a base latte) arrivando spesso al pasto.

Gli smart worker? Buoni clienti

Cos’è lo smart working? La traduzione letterale in italiano è “lavoro intelligente”, l’Osservatorio del Politecnico di Milano lo definisce «una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati». Il loro numero è in crescita nel nostro Paese: 570mila (Milano ne conta 145mila), con un aumento del 20% rispetto al 2018, cui per lo più fanno capo web editor, grafici, copywriter, fotografi, studenti, manager che possono scegliere dove, come e quando lavorare. Se fino a poco fa si doveva procedere per tentativi o conoscenze ora c’è un’app gratuita ideata dal 26enne Riccardo Suardi a fornire una bussola.

La startup Nibol crea infatti network di locali adatti al lavoro agile, offrendo ambienti accoglienti con la certezza di una connessione wifi e un tavolo prenotato e sanificato. Si possono avere spazi privati per fare meeting di lavoro o lavorare in privato con il proprio team, o condivisi all’interno di caffetterie e ristoranti prenotabili per una o più ore. Alcuni gestori possono decidere di impostare una consumazione oraria obbligatoria da acquistare in app durante la prenotazione; altri permettono di prenotare gratuitamente, pagando poi la consumazione (che non è obbligatoria ogni ora) nel locale. Chi vuole prenotare vede i dettagli dello spazio sull’app con le recensioni e i prezzi; può quindi decidere l’orario di inizio e fine sessione di lavoro, visualizzando il prezzo totale della prenotazione che, se confermata, viene notificata al locale che riserva la postazione. I vantaggi per gli utenti sono la certezza di essere ben accolti e non considerati poco desiderati o addirittura degli “scrocconi” di posto, energia elettrica e connessione.

Per i gestori dei locali si prospetta un aumento dei guadagni negli orari meno affollati, ottimizzando i tavoli vuoti: gli operatori non hanno costi fissi per entrare nel network e possono decidere di sfruttare anche solo alcune ore della giornata. Al momento Nibol è attivo in 18 locali a Milano e ha aperto le selezioni a Torino. I proprietari di locali possono candidare il proprio locale collegandosi al link e gli utenti suggerire un locale direttamente dall’applicazione.

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