L’economia circolare di Fungo Box basata sui fondi di caffè

Fungo Box
Il progetto condotto dall’impresa sociale Il Giardinone ha sottratto alla discarica oltre 2000 quintali di fondi in 5 anni. In arrivo nuovi sviluppi

I fondi di caffè esausti hanno una composizione di oli e grassi in grado di innescare un importante processo di rigenerazione: contengono infatti ancora il 99,8% dei componenti nutritivi e (altro aspetto notevole) grazie all’estrazione con acqua ad altissima temperatura, vengono sterilizzati e resi “puliti”. Quelli che sembravano soltanto scarti, grazie a Lavazza, Novamont e alla cooperativa sociale milanese Il Giardinone, sono diventati risorse preziose: una volta recuperati e trasformati in terriccio fertile, sono la base per la produzione di funghi commestibili, come i funghi Ostrica, o Pleurotus, che vengono commercializzati in tutta Europa con il kit Fungo Box.

La confezione contiene un sacchetto di base per la coltivazione dei funghi, uno spruzzino per annaffiare e un foglio di istruzioni. L’utilizzo è semplice: dopo avere riempito d’acqua il sacchetto e averlo mantenuto in frigo per una notte, il giorno dopo si svuota, si inserisce nella scatola dopo avere aperto una finestrella facendo un’incisione a forma di “X” su un lato del sacchetto. Il tutto va poi posto in una posizione luminosa tra i 15 i 20°C e annaffiata ogni giorno svuotando l’intero nebulizzatore. Dopo circa 10 gironi i funghi cominciano ad essere visibili e si possono raccogliere entro 15-20 giorni: un dato interessante è che quelli nati con questo metodo, hanno un livello di proteine più alto, un contenuto di fibre tre volte maggiore e un contenuto di fosforo superiore del 50% rispetto a quelli coltivati secondo metodologie standard (ricerca Eurofins per Upcycle). Dopo il raccolto, il terriccio diventa un eccellente ammendante per il terreno, da mettere nei vasi o in giardino.

La raccolta attualmente avviene nell’hinterland di Milano e i risultati sono decisamente positivi: tra il 2016 e il 2021 sono stati sottratti alla discarica 2160 quintali di fondi grazie alla collaborazione di bar e aziende, oltre che di appassionati del caffè che hanno deciso di impegnarsi per un mondo più sostenibile. Un ulteriore importante obiettivo raggiunto è quello della formazione, con l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati dedicati alla preparazione dei substrati e alla cura della coltivazione con la supervisione di un agronomo esperto. Il successo e la ricerca continua hanno permesso di realizzare nuovi progetti e nuovi materiali, che hanno dato vita a prodotti a marchio Coffee From: a breve saranno presentati al mondo del bar. Per fare fronte ai nuovi bisogni di materia prima, la raccolta dei fondi di caffè è stata estesa a tutta Italia, rendendo sempre più operatori e persone consapevoli del fatto che realizzare un’economia circolare trasformando gli scarti in risorse si può, e il risultato è sano e gustoso.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome