Grinder Championship, il successo di una formula che piace

Master Coffee Grinder Championship
Designati a Torino i primi due finalisti della competizione nazionale, mentre sono solo due i posti a disposizione per la gara del prossimo giugno a Firenze.

A poco più di due anni dal suo lancio ufficiale, il Master Coffee Grinder Championship si conferma la competizione che mancava: apprezzata e partecipata da numerosi professionisti del mondo del caffè e delle apparecchiature per la sua trasformazione. 

Lo conferma con soddisfazione il suo ideatore Fabio Verona docente Iiac, formatore per Costadoro e autore del libro Professione Barista - Manuale pratico per l’espresso perfetto. «Pur essendo una gara nata in totale autonomia, è cresciuta e oggi gode di una buona reputazione - afferma -. Gli sponsor sono tuti importantissimi e fanno sempre da contorno alle gare: trovo che questo sia molto bello e importante perché partecipare o assistere alla competizione diventa anche un’occasione di approfondimento e formativa su più aspetti».

L’apprezzamento è sottolineato da due semplici evidenze: «la tappa di Torino è andata sold out a meno di una settimana dall’annuncio, mentre per quella di Firenze che si terrà il 16 giugno presso lo showroom di Eureka a Firenze ci sono già sei iscritti e non abbiamo ancora cominciato a parlarne. Sono molto soddisfatto». 

Vincitore della tappa torinese che si è svolta a Lingotto Fiere nell’ambito di Horeca Expoforum, è risultato Fabio Ferrara, barista presso la caffetteria Tiziano a Torino, seconda Ilaria Izzo, titolare della Caffetteria dei Fiori a Moncalieri (TO): entrambi parteciperanno alla finale nazionale. 

La nuova edizione ha visto l’introduzione di alcune novità, a cominciare dal macinacaffè on demand Atom W75 di Eureka, che garantisce una dose di macinato costante grazie al sistema brevettato Instant Grind Weighing Technology; i concorrenti hanno poi avuto a disposizione la macchina espresso a un gruppo Studio di Dalla Corte.

Come sempre la prova della durata di 15 minuti, ha visto impegnati i concorrenti nell’ottenere in tazza un espresso dal profilo sensoriale il più aderente possibile a quello descritto dal torrefattore sponsor della tappa, ovvero Costadoro, attraverso ripetuti interventi sulla macinatura e sulla dose, accompagnati da assaggi di verifica. In campana c’era un Rwanda coltivato da una cooperativa di donne, la cui ricetta era stata messa a punto dal master roaster di Costadoro, Davide Giolitti. E qui è stata introdotta una nuova difficoltà: il dialogo con i giurati, che nel corso della prova impersonavano il cliente al banco bar.

Fabio Ferrara è riuscito a interagire al meglio con i suoi ospiti mentre cercava la ricetta perfetta spiegando (il tema è estratto a sorte prima della competizione) il ruolo del bicchiere d’acqua accompagnato all’espresso: se berlo prima o dopo, se di acqua naturale o frizzante; un tema sempre attuale in ogni bar.

Il team dei giudici della terza edizione è capitanato da Luigi Pillitu e composto dai giudici sensoriali Luca Bernardoni (vincitore della prima edizione del MCGC e trainer di Hardy caffè), e Alessandro Spiga, trader di caffè verde e tesoriere dell’Iwca Italia. Mentre il giudice tecnico è Simone Previati, vincitore della competizione 2023 e titolare di Full Service, azienda specializzata in assistenza per attrezzature professionali da bar. 

Cresce la dotazione dei filtri Ims, al fine di permettere più possibilità di estrazione da erogare in tazzine di due misure messe a disposizione da Ipa Porcellane. Garantiscono la costanza dell’acqua i sistemi di filtrazione di Brita, mentre alla pulizia delle apparecchiature, al fine di assicurare ai concorrenti le stesse condizioni di lavoro, ci pensano i detergenti di pulyCaff. Altre attrezzature sono messe a disposizione da Metallurgica Motta e DVG De Vecchi.

Appuntamento a Firenze.

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