Emergenza sanitaria, Gruppo Lavazza dona 10 milioni di euro

Un contributo concreto a supporto di progetti di sostegno a sanità, scuola e fasce deboli in Piemonte

Nuvola Lavazza - Il contesto urbano ©AndreaGuermani

Gli italiani ci sono, pronti a fare ognuno la propria parte. Gli appelli a donare sangue durante l’emergenza coronavirus hanno avuto una risposta al di sopra delle aspettative in tutta Italia. I richiami piccoli e grandi si susseguono e dal mondo delle imprese arrivano diverse iniziative di solidarietà.

Presente nel mondo da 16 anni con la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus per promuovere e realizzare progetti di sostenibilità economica, sociale e ambientale a favore delle comunità produttrici di caffè, il Gruppo torinese ha deciso di dare un segno positivo e un impegno concreto sul proprio terreno di appartenenza, per far fronte alla difficile situazione sanitaria che ha colpito l’Italia. Ha così stanziato 10 milioni di euro destinati a progetti di sostegno per la sanità, la scuola e le fasce deboli della Regione Piemonte.

Sei dei dieci milioni rispondono all’iniziativa di raccolta fondi #IOCISONO organizzata dalla Regione Piemonte - Sostegno emergenza Coronavirus: saranno destinati all’acquisto di quanto necessario a sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale impegnato in prima linea ad affrontare questa difficile situazione. Alla Fondazione La Stampa - Specchio dei tempi sono destinati altri 3 milioni, destinati a dotare gli ospedali di nuove apparecchiature e di materiale sanitario per le terapie intensive e i pronto soccorso; fornire kit igienizzanti gratuiti alle scuole torinesi che ne fanno richiesta; portare agli anziani in difficoltà fisiche ed economiche generi di prima necessità.

Un milione di euro verrà inoltre destinato a rispondere ai “piccoli e grandi” appelli fatti da numerosi enti e associazioni attive sul territorio piemontese, a sostegno delle fasce più deboli e disagiate della popolazione.

Quello del Gruppo Lavazza insieme ai suoi collaboratori è un impegno concreto che vuole dare a tutti un segnale positivo, nella convinzione che con il contributo congiunto e immediato di tutti si potrà uscire dall’emergenza per guardare con nuova fiducia al futuro, consentendo all’Italia di ripartire.

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