Storie di riaperture, sorrisi, arrivederci, incoraggiamenti: crescono le testimonianze dei baristi che offrono i caffè di Goppion e approfittano degli spazi dati loro su Facebook e Instagram dalla Torrefazione veneta per raccontare come stanno vivendo il post lockdown. «Il progetto social è nato durante il periodo di chiusura degli esercizi - spiega Paola Goppion, responsabile marketing e comunicazione -. In un primo tempo il suo tema è stato “A presto”, che si è trasformato in “Il solito?” quando hanno riaperto i locali. Abbiamo voluto coinvolgere i nostri clienti e fare sentire loro la vicinanza dell’azienda in un momento veramente difficile per tutti. Vuole anche essere uno spazio comune di diffusione e condivisione della propria gioia di lavorare nel mondo della caffetteria, con convinzione e passione, anche in un momento denso di difficoltà». È stato realizzato un format grafico che accompagna l’iniziativa e la rende riconoscibile. «Per noi è un piccolo gesto di speranza che i nostri clienti hanno apprezzato come pure chi ci segue sui social», conclude. Mentre scriviamo i più recenti visi sorridenti che hanno dato il loro saluto sono i componenti della famiglia Kraja, della Caffetteria Goppion a Rialto, una delle più rinomate della città.
Frattanto la Torrefazione di Preganziol (TV) ha da poco presentato al mercato la nuova miscela Hermanos composta in parti uguali di Arabica brasiliana Cerrado e di Robusta indiana proveniente dalla regione di Karnataka. Il primo caffè contribuisce con il suo aroma delicato e vellutato, il secondo rende la tazza forte e aromatica, con una leggera speziatura di fondo. «Abbiamo ideato Hermanos – dice Paola Goppion -, per rendere giustizia al caffè Robusta, spesso percepito come meno buono rispetto all’Arabica. Se quest’ultima è indubbiamente la migliore varietà, la Robusta delle volte riesce a sorprenderci, come in questo caso. I nostri tostatori ne hanno scelta una eccellente di provenienza indiana, che dà origine a una miscela corposa e persistente».
La nuova miscela è anche un omaggio alla Hermanos Goppion, la torrefazione fondata nel secondo dopoguerra in Venezuela, nella capitale Caracas, dai fratelli Ottorino e Olivo Goppion.