C’è una nuova realtà che si sta facendo notare sui social da qualche giorno. È Wonder Bean, una scuola e un centro di consulenza per operatori, aziende ed anche coffeelover con sede a Palermo, in via Michele Cipolla 97, a pochi passi dal locale storico della famiglia del suo fondatore Alessio Vabres.
«Non mi piace stare fermo - ci dice -; dunque ho approfittato del calo di lavoro e soprattutto della chiusura alle 18,00 di questi ultimi mesi, per mettere a punto questo progetto che altrimenti non sarei riuscito a fare: ha preso il via a maggio e prevediamo l’apertura della scuola per fine mese». Le parole chiave del progetto sono crescita, sviluppo, cultura, di qui il nome: wonder (qualcosa di bello, buono, magnifico) e il protagonista di ogni attività: il caffè con il suo chicco (bean in inglese). Il logo mostra una cometa, che rappresenta lo sviluppo, la crescita, la voglia di andare sempre avanti, con al suo interno un chicco verde. «Mi rivolgo a chi vuole aprire una nuova attività, a chi l’ha già ma vuole migliorarla e mettere meglio a fuoco strategie e obiettivi, al barista che vuole migliorare le proprie proprie competenze e anche al coffee lover - riprende Vabres -. Da novembre sono Ast di Sca in questi mesi ho fatto una quindicina di corsi a baristi, ma anche a consumatori finali che volevano conoscere più a fondo il caffè e imparare come trasformarlo al meglio a casa».
Il cammino nella formazione (una passione di Alessio Vabres insieme alla professione di barista che, assicura, non ha alcuna intenzione di abbandonare) prende il via dal progetto Caffetteria 2.0 sviluppato con Sergio Barbagallo, titolare della microroastery Etna Roaster di Zafferana Etnea (Ct), che offre una consulenza a tutto tondo per chi vuole avviare o aggiornare e migliorare la propria attività. L’idea ha preso il via con l’apertura di Lorefice Fiori nel luglio 2019 e ha accompagnato più operatori con corsi e consulenze. Al locale viene data l’opportunità di mettere a punto una miscela propria, con un logo, un nome e un pack dedicato, soprattutto con un gusto in grado di soddisfare la clientela con una miscela calibrata, alla quale si possono affiancare altri blend, singole origini ed anche specialty coffee. «La miscela personalizzata piace ai baristi: è qualcosa di unico che possono offrire con orgoglio, dunque uno strumento per fidelizzare e promuovere il locale - riprende Vabres -. Se ne possono fare più tipi, compreso uno per la moka, che il cliente spesso gradisce”. La formazione comprende un corso di base per baristi; per chi sceglie il progetto Caffetteria 2.0 ne seguono tre con specialisti nei settori della comunicazione (è importante relazionarsi in modo corretto con il cliente), del marketing e dei social media.
Si tratta di quattro incontri di un’ora e mezzo ciascuno, che da un anno si svolgono online una volta la settimana. Al termine si riceve l’attestato di partecipazione che abbiamo chiamato “Il bar del futuro”: chi lo riceve ha gli strumenti per guardare al domani in modo pratico e positivo». Alessio e Sergio sono sempre a disposizione dei corsisti per consigli e confronti. Per saperne di più scrivere ad Alessio Vabres all’indirizzo mail hello@wonderbean.it.