Sidro e vodka, campioni del mondo

Alcolici –

Riflessioni sulle vendite globali nella grande distribuzione e nel fuoricasa. L’ultimo rapporto Nielsen sancisce l’importanza dei prodotti poco alcolici con un’immagine “salutista” e sottolinea per gli spirit l’aumentato potere d’acquisto dei Paesi emergenti

Sidro, vodka e premix: è questo il medagliere dell'Olimpiade delle bevande alcoliche con il maggior tasso di crescita annua a livello mondiale. A metterli sul podio è lo studio “What's Hot around the Globe - Insights on Alcoholic Beverage Categories” realizzato da The Nielsen Company analizzando le performance del largo consumo in 53 mercati e quello del fuoricasa in 20 mercati. Complessivamente, tra il 2006 e il 2007, gli alcolici evidenziano una crescita del 6% allineata a quella registrata nel mercato globale del food&beverage. Ovviamente dietro questo dato medio si celano andamenti molto diversi. Ad esempio, se analizziamo le singole categorie, ce ne sono tre che crescono a tassi decisamente sopramedia. La prima è il sidro che in un anno ha visto aumentare le vendite del 14%, muovendosi quindi a velocità più che doppia rispetto all'intero mercato degli alcolici.
Basso tenore alcolico, area in sviluppo

A trainarne l'exploit è soprattutto la Gran Bretagna, la nazione che, con una percentuale di crescita del 26%, guida la classifica di questa categoria da 1 miliardo di dollari. Nei Paesi Baltici come Lituania (44%) e Lettonia (42%), anche se le vendite a volume sono state significativamente più basse rispetto alla Gran Bretagna, si è registrata una forte crescita del sidro. Certo, per noi italiani l'escalation del sidro sembra sorprendente: eppure questa bevanda ha molte frecce al suo arco. Innanzitutto il basso tenore alcolico (ma un'ottima crescita la registra anche la nicchia del sidro non alcolico o low alcohlic), poi l'immagine naturale e infine le proprietà salutistico-nutrizionali: tutte caratteristiche che la inseriscono perfettamente nel filone delle bevande naturali e del bere responsabile.
Ben diversa l'immagine del secondo alcolico con il maggior tasso di crescita annuo delle vendite: la vodka (+11%). Qui siamo ormai nel territorio del glamour più patinato e internazionale. Nella trasformazione assoluta di un distillato, connotato per secoli da un'immagine “soviet” e popolare, ora trasformatosi in un alcolico apolide, perfettamente a suo agio nel mondo liquido del jet-set internazionale. Difatti la vodka sta conquistando il mondo intero, a cominciare dalla sua patria, la Russia, dove le vendite crescono del 7%, e dal secondo mercato assoluto, la Polonia, dove avanzano del 17%: evidentemente il maggior potere di acquisto dei consumatori ha i suoi effetti, così come ce l'ha la tendenza attuale a livello mondiale che vede per i distillati bianchi lo spostamento verso il top di gamma e l'area del lusso. Ma la vodka cresce anche nell'Europa Occidentale, soprattutto in Gran Bretagna e Francia dove è avanzata rispettivamente dell'11% e del 13%. La terza categoria di alcolici più dinamica è quella dei premix, che complessivamente nel 2007 ha visto le vendite crescere del 7%. Un dato che è frutto del bilanciamento tra Paesi in fortissima crescita e altri in netto declino. L'Australia, con un mercato da 2 miliardi di dollari e una crescita del 10%, è il Paese leader seguito dal Giappone con un incremento del 28%. Molti Paesi hanno avuto un trend negativo, significativa è la perdita dell'1% negli Stati Uniti (il secondo mercato dopo l'Australia). Seguono a ruota Gran Bretagna (-6%), Francia (-7%) e Irlanda (-8%).

L'alta gamma piace a livello mondiale

A questo punto è necessaria una precisazione. I dati risentono dell'andamento dell'inflazione: un trend che può influenzare in modo decisivo i prezzi e quindi la performance dei mercati. Ecco perché a registrare i maggiori aumenti assoluti della spesa destinata all'acquisto di bevande alcoliche sono stati soprattutto i Paesi emergenti, ossia i mercati in via di sviluppo, come Europa Orientale-Medio Oriente-Africa (+17% annuo) e America Latina (+15%), mentre Europa, Nord America e Asia hanno avuto un aumento più modesto pari al 4%.
A livello di singolo paese, tra i mercati con più di un miliardo di dollari in vendite, quelli con la crescita più elevata sono stati Ucraina (+43%), Venezuela (+29%), Argentina (+23%), Russia (+17%) e Polonia (+15%). Da notare, infine, che i tre maggiori mercati a valore restano sotto il 5%: difatti gli Usa segnano un +4%, la Gran Bretagna un +5% e la Germania un +2%. Detto questo, emerge però il fatto che in molti Paesi dove le categorie sono cresciute significativamente, i consumatori hanno orientato gli acquisti verso alcolici ad alto prezzo. In Russia e Polonia, ad esempio, grazie all'aumento del potere di acquisto, a crescere sono stati soprattutto i consumi delle marche top.

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