Il primo mese dell’anno tradizionalmente non rappresenta il periodo migliore per i consumi di bevande. E il 2017 non ha fatto eccezione a questa regola. A dirlo sono i dati del report del mercato del fuori casa relativo a gennaio elaborato dalla società di ricerche Formind incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, monitorate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi, che registrano un deciso calo delle vendite.
Lo studio infatti evidenzia una cospicua flessione dei volumi di vendita, che fanno registrare un -3,09% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Più contenuto il calo in termini di valore, dove risulta inferiore all’1% (per la precisione -0,81%). Alla base di tale flessione gli analisti di Formind individuano due principali fattori: la situazione climatica sfavorevole e l’aumento delle tassazioni sui beni di consumo primari, entrato in vigore proprio dall’inizio dell’anno. Al primo fattore si deve una più generale riduzione delle occasioni di consumo fuori casa, al secondo una riduzione della spesa da parte del consumatore.
A risentire maggiormente di tale situazione è stato il canale dell’intrattenimento, dove la flessione è stata superiore ai 3 punti percentuali. Subito dopo, il canale bar e infine la ristorazione.
A livello geografico le performance peggiori sono state registrate nei locali del centro Italia, proprio l’area maggiormente colpita dal maltempo nella seconda parte del mese.