Il mercato del fuori casa si rialza a novembre

Torna a muoversi il mercato del fuori casa nell’ultima parte dell’anno. Il report relativo a novembre realizzato dalla società di ricerche Formind, elaborato incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, monitorate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi, vedono una discreta ripresa dei consumi di bevande accompagnata da una crescita ancora più consistente nel food service. Nello specifico il comparto beverage registra un incremento dello 0,41% in termini di volumi e dell’1,75% a valore, mentre le vendite di food aumentano, rispettivamente, del 2,62% e del 3,08% sullo stesso mese dello scorso anno. Un buon viatico in attesa della chiusura di dicembre, mese da sempre fondamentale per il mercato per via delle festività natalizie e di fine anno che moltiplicano le opportunità di consumo.

Ma la buona performance del mese è importante anche perché riporta a galla un mercato che, dopo una buona partenza, aveva mostrato segni di ripiegamento nella parte centrale dell’anno e una preoccupante flessione in estate. La crescita di novembre lo riporta in linea, parlando del complesso degli 11 mesi, con i valori del 2015 e, soprattutto, lancia un promettente segnale di recupero.

Bene spirit e vino

Nel mercato beverage, da sottolineare l’ottimo andamento degli spirit, i cui consumi sono cresciuti del 2,5% in volume e del 5% in valore, l’unica categoria di prodotti che, insieme al vino, ha registrato performance positive lungo tutto l’anno. Buono anche l’andamento della birra, +1,8%, che nel progressivo si riporta sui livelli dello scorso anno. In crescita anche le altre categorie di prodotti, sebbene con performance meno entusiasmanti, che però nel complesso restano ancora al di sotto dei valori del 2015.

Il pranzo al bar: una nuova risorsa

Il mese registra un andamento positivo per tutti i canali sia dei volumi sia dei fatturati. Anche in questo caso, la performance del mese migliora quella progressiva: a crescere di più sono però è il canale intrattenimento, 2%, che risolleva un po’ il trend di questo comparto, che da inizio anno è stato costantemente in perdita. Soffre ancora da inizio anno il canale bar, soprattutto per il rallentamento registrato nel momento della prima colazione (questo spiega anche l’andamento negativo di prodotti come i succhi), solo in parte compensato dalla crescita del momento pranzo. Tiene la ristorazione, grazie alla crescita del consumo di food, mentre in questo canale perdono terreno i consumi di bevande.

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