È andato a Daniele Ferrero (nella foto in alto), presidente e amministratore delegato di Venchi, storica azienda piemontese specializzata nella produzione di cioccolato e di gelato, il premio “miglior imprenditore dell’anno” per la categoria Food & Beverage di Ernst&Young. Nato negli Usa nel 1986 e in Italia a partire dal 1997, estendendosi negli anni fino a coprire 65 paesi di tutto il mondo, il riconoscimento L’imprenditore dell’anno, istituito dalla società di consulenza e revisione contabile, tra le maggiori realtà mondiali del settore, premia gli imprenditori che con ingegno e perseveranza hanno creato e sostenuto con successo la crescita della propria azienda.
La cerimonia di consegna del premio è avvenuta durante un evento nella prestigiosa cornice di Palazzo Mezzanotte a Milano. «Per l’abilità e la determinazione di crescere e raccontare il proprio brand attraverso la passione, la qualità e l’artigianalità del proprio prodotto; per la capacità di comunicare e regalare ai clienti esperienze non esclusivamente alimentari; per aver quindi raggiunto straordinari risultati soddisfacendo gli obiettivi di crescita», sono le motivazioni che sono valse a Ferrero il premio.
Laurea in Economia presso il Trinity College della Cambridge University (Regno Unito) e master in Business administration alla business school Insead (Institut européen d'administration des affaires) di Fontainebleau (Francia), Ferrero, dopo alcuni anni in McKinsey, nel 1998 acquista, insieme ad altri soci, l’attuale Venchi, assumendo le cariche di presidente e ceo. In quasi 20 anni di attività al vertice dell’azienda, il manager ha guidato la crescita di Venchi, passata da piccola realtà con un fatturato da 1,5 milioni di euro, a società internazionale presente in oltre 70 paesi.
Più di 350 ricette di cioccolato e 90 gusti di gelato fanno parte del suo portafoglio di referenze distribuite o vendute negli 88 negozi monomarca aperti in tutto il mondo in città chiave come New York, Dubai e Hong Kong. Prodotti di alta qualità, realizzati con ingredienti selezionati, come l’iconico Giandujotto 1878, con la ricetta originale di Silviano Venchi, fondatore dell’azienda, che prevede l’utilizzo almeno del 32% di nocciole Igp Piemonte.
Per quanto riguarda l’immediato futuro, le attese prevedono per il prossimo anno, che tra l’altro celebrerà il 140esimo anniversario di Venchi, un fatturato superiore agli 80 milioni e il raggiungimento di un nuovo traguardo: l’apertura di nuovi punti monomarca che a fine 2018 saranno in totale 100.