Havana Club Grand Prix, è l’anno di Ninon Fauvarque

A Cuba si è tenuta la finalissima dell'Havana Club International Cocktail Grand Prix: ha vinto Ninon Fauverque, 23 anni, bartender del La Queue du Coq di Annecy (Francia), solo da poco più di un anno dietro il bancone. È arrivata prima grazie al cocktail Curvas

Donna, giovanissima, francese: tre parole per descrivere la vincitrice della dodicesima edizione dell'Havana Club International Cocktail Grand Prix, la cui finale mondiale si sono svolte a Cuba dal 29 maggio al 1 giugno. Ninon Fauvarque, 23 anni, bartender del La Queue du Coq di Annecy (Francia), solo da poco più di un anno dietro il bancone, è arrivata prima grazie al cocktail Curvas. Ninon ha convinto sia la giuria tecnica - che comprendeva tra gli altri mostri sacri del bartending mondiale come Anistatia Miller e Jared Brown, Alejandro Bolivar, mitico bartender del Floridita dell'Havana, e Audrey Saunders, proprietaria del Pegu Club di New York -, sia la giuria popolare. Inoltre, Ninon ha portato a casa anche il premio First Sip, dedicato al cocktail più buono al primo sorso. Insomma, un en plein. La ricetta? 65 ml Havana club 7 Years Old, 20 ml aquafaba di fagioli rossi, 15 ml di miele infuso con zenzero fresco, cannella e anice stellato, 10 ml Horchata (fatta con latte di cocco), 5 ml riduzione di limone e arancia. Un cocktail che, secondo i giudici, ha espresso meglio di altri il tema del concorso. Il regolamento di quest'anno, infatti, ha chiesto ai concorrenti di creare cocktail ispirati alla Cuba Moderna, utilizzando solo ingredienti reperibili in loco, rum Havana Club in primis, of course, e una tecnica moderna a scelta. Ninon ha trionfato sugli altri 40 concorrenti arrivati a Cuba per contendersi i dieci posti della finalissima dopo aver vinto le selezioni nazionali in altrettanti paesi. Unica donna tra i dieci finalisti, ha preceduto l'armeno Stepan Abrahamyan e il ghanese Johnson Wisdom Dogbey. Per l'Italia in semifinale c'era Erica Rossi, del Wooding Bar di Milano. Andrea Benvegna è invece volato a Cuba in rappresentanza della Gran Bretagna: ligure trapiantato a Londra, lavora al Mandrake hotel. I due giorni di gara (prima la seminifinale a 41, poi la finale a 10) sono stati preceduti da un paio di giorni di seminari, workshop, masterclass, visite alla distilleria Havana Club e ai locali di nuova generazione de L'Havana. Il tutto per dare ai concorrenti l'opportunità di approfondire la cultura dell'autentico rum cubano, immergersi nell'atmosfera locale, conoscere la nuova Cuba e trarre così ispirazione per il proprio cocktail. Ah già, non abbiamo parlato del "bottino" della vincitrice: una spilla d'oro che rappresenta la Giraldilla, simbolo dell'Havana raffigurato nel logo di Havana Club; una bottiglia di Havana Club Maximo Extra  Anejo; un consistente premio in denaro per un progetto sul rum da concordare con Havana Club; e il posto in giuria per la prossima edizione del Grand Prix, che si terrà sempre all'Havana nel 2020.

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