Bartender americani a lezione di Grappa Nonino a The brandy authority

Grappa Nonino

L’interesse, che si registra da qualche anno, verso la grappa e sulle sue possibilità di utilizzo nella miscelazione non è più solo un fenomeno italiano. L’ultima conferma in tal senso viene dagli Stati Uniti, dove Grappa Nonino è stata scelta a rappresentare il distillato italiano per eccellenza nell’ambito dei seminari The brandy authority 2018 sui grandi brandy internazionali.

Ideato e condotto da Paul Pacult (nella foto in alto con Antonella Nonino), definito dalla rivista americana Forbes come il più autorevole esperto di distillati degli Stati Uniti, The brandy autority è un programma di formazione itinerante che si propone di approfondire le conoscenze di barman, manager e professionisti del mondo dei locali, ma anche dei media, sulla storia, la produzione e le caratteristiche distintive dei vari prodotti che rientrano nella categoria dei brandy e di esplorarne l’uso in mixology.

Un progetto che nasce come risposta diretta alla sete di conoscenze sulle migliori produzioni mondiali da parte di un numero sempre crescente di bartender nordamericani e che Pacult ha incentrato su 12 brand che rappresentano la tradizione nella produzione dei brandy premium e super premium: oltre Grappa Nonino, Argonaut (Usa), Asbach (Germania), Brandy Sainte Louise (Francia), Camus Cognac (Francia), Clear Creek distillery (Usa), Copper & Kings (Usa), Courvoisier XO Cognac (Francia), Delord XO Bas-Armagnac (Francia), Hennessy Cognac (Francia), Odessa (Ucraina), Torres (Spagna).

Partita a febbraio da New York, nella prestigiosa Keens Steakhouse, l’iniziativa proseguirà nei prossimi mesi, facendo tappa a Chicago in aprile, a Seattle in giugno, a San Francisco in settembre, per concludersi a ottobre con gli ultimi due incontri in programma a Washington e Las Vegas.

Il format è strutturato su seminari della durata di tre ore, caratterizzati da un approccio dinamico e partecipativo, durante i quali si parte dalla degustazione alla cieca di 12 distillati, uno per produttore, per poi illustrare, attraverso una valutazione sensoriale approfondita, le peculiarità di ogni singolo prodotto e le differenze intrinseche fra le diverse categorie dei brandy del mondo. Per quanto riguarda Grappa Nonino, il distillato scelto per gli approfondimenti è la grappa Monovitigno Moscato.

«Siamo orgogliosi di essere stati inclusi tra le grandi realtà protagoniste di questa iniziativa dal carattere internazionale e dell’attenzione riservata al nostro prodotto e al metodo di produzione artigianale con il quale viene realizzato – ha dichiarato a bargiornale.it Antonella Nonino, che ha preso parte al primo incontro a New York -. Un risultato importante per l’azienda e per il mondo grappa più in generale. Un distillato verso il quale cresce l’interesse su un mercato, quale quello americano, che detta le tendenze nel campo della miscelazione e che può fare da lancio per la sua diffusione a livello mondiale».

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