Formind prospetta un inverno altalenante per i consumi di bevande

Dopo la brusca caduta di ottobre, i consumi di bevande vedranno una leggera ripresa nella fine dell’anno cui farà seguito una nuova flessione all’inizio del 2016. È un andamento altalenante, quello delineato dal Forecast del mercato del fuori casa relativo a novembre, dicembre e gennaio elaborato dalla società di ricerche di mercato Formind sulla base degli atteggiamenti al consumo rilevati da la Piramide dei consumi aggiornati allo scorso 15 novembre e integrati con le previsioni meteo.

Secondo lo studio, il mercato del beverage tornerà a crescere a novembre e dicembre, rispettivamente dello 0,63% e dello 0,66%, rispetto agli stessi mesi del 2014, per calare però a gennaio, mostrando un arretramento pari allo 0,65% rispetto al primo mese di quest’anno.

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Previsione dei consumi di bevande novembre-gennaio (TDC: previsione di acquisto dei consumatori; TTSI: previsione di acquisto dei distributori).

Un andamento altalenante che ha diverse spiegazioni. Per quanto riguarda novembre e dicembre occorre innanzitutto sottolineare come la crescita prevista risulti addirittura superiore a quanto preventivato nel precedente Forecast (rispettivamente +0,29% e +0,36%): un segnale positivo, che presenta però delle incognite. Nel favorire il rilancio dei consumi a novembre, una mano decisiva è venuta dalle condizioni climatiche favorevoli che hanno accompagnato in particolare le prime settimane del mese. Un dato che evidenzia la stretta dipendenza del mercato, in questa fase, dal bel tempo. Per dicembre, invece, a moltiplicare le occasioni di consumo saranno le festività. In entrambi i casi si tratta di fenomeni contingenti, mentre il dato strutturale di fondo, una reale e sostanziale ripresa dell’intero sistema paese appare ancora assente.

I nodi, infatti, verranno al pettine all’inizio del nuovo anno, quando dopo le spese di dicembre, gli italiani ridurranno la propensione agli acquisti, anche per le incertezze che riguardano il futuro. Su tutto poi incombe una nuova incognita, la minaccia del terrorismo e come questa inciderà sulle abitudini di consumo.

In questo clima di incertezza, comunque, le performance di questi due ultimi mesi, contribuiscono a migliorare il saldo sul 2014: se le previsioni della società di ricerca saranno confermate, il 2015 si chiuderebbe con una crescita complessiva dell’1,26% rispetto al 2014, mentre il dato complessivo sull’ultimo trimestre sarebbe +0,21%, nonostante il tonfo di ottobre (-1,90%).

In linea con i consumi il Forecast stima in crescita anche gli acquisti da parte dei distributori nei mesi di novembre e dicembre, rispettivamente dell’1,37% e dell’1,39%, con una flessione a gennaio dell’1,37%.

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