Miscelatore record: il futurismo nel bicchiere fa spettacolo

Macchine per creare bevande, liquidi che cambiano colore, simboli fallici che spuntano dai bicchieri: la gioiosa macchina della miscelazione futurista, rimessa in moto per il terzo anno da Cocchi con il concorso Miscelatore Record Nazionale 2018, anche questa volta ha dimostrato di saper produrre idee e invenzioni in quantità.

Cose estreme? In gran parte sì. Ma guai a fermarsi all'apparenza...

I miscelatori (per amor di futurismo i bartender in gara devono avere nome autarchico) hanno dimostrato doti utili in qualunque contesto: lo loro abilità è stata infatti quella di studiare a fondo il tema, immergersi nell'atmosfera dell'epoca e saperla attualizzare, valorizzare i prodotti storici della liquoristica italiana, raccontare le loro creazioni in maniera divertente e scanzonata. Tutti elementi utilissimi per chi vuole costruire menu ed esperienze memorabili nel proprio locale, anche al di là del futurismo.

Un vincitore, più premiati

La terza edizione del concorso ideato da Cocchi è andata in scena al Museo dell'automobile di Torino con una formula inedita. I nove finalisti, oltre che sul palco, sono stati impegnati dietro il bancone. Dove hanno "fatto serata" raccontando e servendo la loro polibibita (ai tempi nostri si direbbe drink) al pubblico, che ha potuto scegliere il proprio preferito. La giuria tecnica (Fulvio Piccinino, Mirko Turconi del Piano 35 di Torino, la direttrice dello Ied di Roma Nerina di Nunzio, la direttrice di Bargiornale Rossella De Stefano e le due vincitrici delle prime edizioni, Cinzia Ferro ed Elisa Favaron, oltre all'ad di Cocchi Roberto Bava) ha premiato Lelettrodisiaca di Salvatore Vita dell'Osteria La Carbonara dal 1906 di Roma, che andrà così a raccontare la miscelazione futurista al prossimo Bar Show di Atene.Valerio Dussich è stato proclamato "il più futurista di tutti": merito della sua invenzione, la S.P.O.S.A, nome che identifica una cocktail machine capace di produrre quadri liquidi che si trasformano in drink. Il nome della macchina? Sta per Sistema Per Polibibite Sensoriali Artistiche. Il prescelto dal pubblico è stato E adesso (B)pasta! di Luca Menegazzo dell'Estremadura Café di Verbania.Menzione speciale Vecchia Romagna a Valerio Trentani dell'Alchimia di Milano con il suo "Gli intelletti di Marinetti" e menzione speciale Campari a Rino Bussolo del Password Speakeasy di Castel Frentano (Ch) con "Lo stuzzicatore". A.M.

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