New Humans, la nuova drink list del Drink Kong di Roma

Patrick Pistolesi va alla ricerca dei “nuovi umani” con 21 cocktail inediti, suddivisi in 5 sezioni dedicate al gusto: dal bitter all’umami, dal fruttato al vegetale, fino al “Sukoshi”, che vuol dire un po’

Drink Kong
Il team del Drink Kong di Roma (foto di Alberto Blasetti)

Patrick Pistolesi sfida la pandemia e presenta il suo nuovo menù dal titolo New Humans nonostante tutto. Nel suo locale, perché se un contraccolpo c’è stato finora è che l’evento magnifico che avevano immaginato fuori dalle porte del Drink Kong si è dovuto ridimensionare. Ma in fondo non è male neanche giocare in casa, se la casa è il bar che in un solo anno è giunto sulle vette della miscelazione mondiale (82° posto nella World's 50 Best Bars al primo anno).

Il nuovo menù, dicono, dalla grafica molto accattivante curata da Alessandro Gianvenuti (che potete scaricare in fondo all'articolo) è ispirato ai linguaggi ibridi dell’uomo contemporaneo. Come spiega lo stesso Pistolesi, «rimane istintivo come il precedente, ma più legato ai simboli». Ventuno cocktail tutti nuovi. E se qualcuno si è affezionato a uno di quelli vecchi? «Lo aiuteremo a trovarne un altro che gli piaccia». Insomma, non c’è più e se ne deve fare una ragione, fa capire Patrick.

Come spiegano, «New Humans segna un’evoluzione del codice espressivo di Drink Kong: il precedente progetto Reflections si basava sullo stimolo cromatico simbolico che agiva sull’immaginario degli ospiti ispirando sensazioni ed emozioni, ma ogni drink era a sé stante». Il focus di New Humans si sposta quindi sul gusto, anche se c’è sempre una gradazione di colore a separare una sezione dall’altra.

La nuova drink list del Drink Kong (foto di Alessandro Gianvenuti)

I drink della nuova carta sono quindi suddivisi in cinque categorie tutte nuove. Due in particolare quelle dirompenti, afferma Patrick. La prima è Holus, che in latino vuol dire “tutto ciò che è verde” e nella quale trovano spazio drink ispirati al mondo vegetale e che contengono ingredienti che vengono dalla natura, come la lattuga o il cavolo cinese. L’altra è NewMami, l’umami secondo Drink Kong, che rielabora cocktail come il Milk Punch e il Bloody Mary spingendo sul sesto gusto. E ancora ci sono Kudamono, che in giapponese vuol dire “tutto quello che riguarda la frutta”, dove ci si concentra sui cordiali freschi e i sapori di frutta intensi; Herbs & Herbs, dove trova spazio tutto ciò che è bitter, dunque il mondo dell’erbaceo e del balsamico, dell’officinale e dell’erboristico; infine c’è Sukoshi, letteralmente “un po’”, ovvero la categoria degli analcolici e dei fermentati a basso contenuto alcolico.

Cresce l’aspetto tecnologico e la lavorazione a monte dei cocktail di Drink Kong, che nascono non solo dietro al bancone, ma soprattutto in laboratorio. «Di sotto – spiega Pistolesi – abbiamo un’attrezzatura gigantesca, che va dal rotovapor alle centrifughe farmaceutiche e grazie a questo abbiamo potuto spingerci sempre più avanti nella ricerca e continueremo su questo solco».

New Humans

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