La mixology sposa la moda nella drink list del Ceresio 7

Ceresio7 Gugliemo Miriello

La miscelazione sposa il mondo della moda nella nuova drink list del Ceresio7 di Milano. La nuova carta nasce infatti per offrire un’inedita esperienza sensoriale attraverso un viaggio alla scoperta del mondo del tessile e delle sue origini. Tema che, al tempo stesso, vuole celebrare e sottolineare il legame con il mondo della moda e del design all’origine del concept del cocktail bar & restaurant milanese.

Concetti perfettamente sintetizzati nel nome della drink list, Sartorial, nome che, inoltre, dice qualcosa in più sulla stessa origine dei 18 cocktail che la compongono, che nascono dalla volontà di creare un’esperienza personalizzata e su misura. E proprio come dei bravi sarti, il bar manager Guglielmo Miriello (nella foto in apertura) e il suo team hanno disegnato le loro creazioni su misura per i loro ospiti, in perfetta sintonia con il gusto della clientela internazionale che frequenta il Ceresio7. Un lavoro “sartoriale” che ha richiesto oltre 6 mesi di studio per la messa a punto dei drink e nel quale non è stato trascurato il minimo particolare, con una lunga ricerca sugli ingredienti e sulla loro stessa preparazione, per la quale si fa grande uso delle tecniche più avanzate della miscelazione contemporanea.

Sartorial Ceresio7A rivelare al cliente il percorso esclusivo che sta per approcciare è poi lo stesso supporto scelto per la drink list che, abbandonata la carta, e ancora una volta in stretta connessione con il tema del menu, è realizzato in un materiale innovativo, il Jacroki, un tessuto naturale ed ecologico, composto principalmente da cellulosa, creato e brevettato dall’azienda giapponese Okinawa. Menu che viene consegnato all’ospite arrotolato e chiuso da un sottile laccio di cuoio e che nelle sue due parti, fronte e retro, svela le due sezioni nelle quali sono suddivisi i drink: Textiles, che raccoglie 7 cocktail nati, appunto, dallo studio approfondito dei materiali tessili e dalle lavorazioni sartoriali e a questi ispirati, e You inspire me, che raccoglie 11 drink (dei quali 3 analcolici) ispirati ai grandi classici rielaborati.

In Textiles, dunque, ogni cocktail interpreta e rappresenta un tessuto, cercando di restituirne le caratteristiche in forma liquida, attraverso giochi di texture e abbinamenti e inaspettati. Un esempio è Pride of Silk, drink che rende omaggio alla tradizione millenaria della seta in Giappone. Fedele a questa idea, il cocktail è realizzato con ingredienti provenienti dal Paese del Sol levante, a partire dalla sua base whisky, con sentori di camomilla e miele d’acacia, Nikka from the Barrel, proseguendo con i kumquat e il mandarino Miyagawa, e viene servito in una particola tazza giapponese con ornamenti floreali orientali. Come ispirato all’omonimo tessuto è Organza, sostanzialmente un Milk Punch, preparato con Cognac Voyer VS, Tequila Reposado, St. Germain, lime e mandorla. A restituire la leggerezza e trasparenza del materiale è il processo di chiarificazione al quale viene sottoposto il drink, chiamato milk wash, che, attraverso la coagulazione del latte con acido citrico, permette di decolorare il cocktail, poi passato in una centrifuga Spinzall per pulirne la texture e renderla morbida e setosa, mantenendo però una giusta acidità e freschezza.

Un altro esempio è Smoking, evidente richiamo al celebre abito che in origine in realtà era un copri abito indossato dai membri dei club per preservare i vestiti dall’odore di tabacco. Il drink strizza l’occhio all’Old Fashioned, ma insieme alla base di rye whiskey e al bitter, vi troviamo, al posto dello sciroppo di zucchero, uno sciroppo al Vieux Carré, dove il grande classico, creato a fine anni Trenta, diventa un ingrediente del nuovo drink. Di grande impatto visivo il cocktail è servito in una bottiglietta colmata con fumo di legno di ciliegio che, quando il cocktail viene versato nel bicchiere, rilascia l’aroma e diventa evanescente.

Non meno originali le rivisitazioni dei classici che compongono la sezione You inspire me della nuova carta del Ceresio7. Tra queste Centenario, omaggio ai 100 anni del Negroni, preparato con Koskue Rye gin, un gin finlandese invecchiato in botti di quercia bianca, Bitter Riserva Martini, vermouth, Barolo Chinato e Farmily Asia, un distillato aromatizzato con spezie ed erbe botaniche asiatiche, che viene servito in una bottiglietta con l’etichetta che celebra il grande aperitivo italiano. Un altro esempio è Penicellin #2, twist sul cocktail creato al Milk & Honey nel 2005, proposto con una base di mezcal e tequila, al posto dello Scotch whisky, sherbet agli agrumi, zenzero fresco e nettare di agave. Anche in questo caso l’originalità della rivisitazione prosegue nel servizio: il drink viene servito in una bottiglietta farmaceutica con un’ironica etichetta che riporta il dosaggio degli ingredienti proprio come fosse una ricetta di prescrizione medica.

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