C’è un primo importante riconoscimento internazionale per Gin&P, il gin dal carattere piemontese di Turin Vermouth. Il distillato ha ottenuto la medaglia di bronzo nella categoria Other Flavoured Gin all’International Wine & Spirit Competition 2021, tra le più prestigiose competition mondiali dedicate ai vini, spirit e liquori. Medaglia che si aggiunge all’Ampolla d’oro, conquistato sempre quest’anno, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Spirito Autoctono agli spirit che rappresentano le migliori espressioni del territorio italiano.
E proprio il legame con il territorio è l’elemento che caratterizza Gin&P. Questo distillato artigianale nasce infatti dalla volontà dell’azienda torinese di creare un gin, che però si distinguesse dalle tante proposte della categoria per il suo animo marcatamente piemontese. Progetto al quale il master distiller della casa e creatore della ricetta, Giovanni Negro, ha dato seguito utilizzando come botanica principale, insieme alla bacche di ginepro, un ingredienti particolare: il genepì, pianta del genere artemisia che cresce sulle cime più alte delle montagne piemontesi e della Val d’Aosta. Una specie protetta, per cui il genepì utilizzato per il distillato proviene da coltivazioni situate ad altezze relativamente basse, a una quota di circa 2.000 metri, rispetto a quello non coltivato che cresce tra i 2200 e i 3000 metri.
Gin&P viene prodotto in piccoli lotti con una lavorazione svolta interamente all’interno della distilleria di Turin Vermouth in modo da avere il controllo di ogni singola fase del processo e garantire la massima qualità del risultato finale. Le botaniche segrete della sua formula, vengono fatte macerare in alcol di cereali e acqua per alcune settimane e, successivamente, distillate in un impianto discontinuo a bagnomaria, metodo scelto per esaltare tutto il gusto. Nella lavorazione vengono utilizzate solo ingredienti naturali, senza impiego di sostanze chimiche e di aromi artificiali.
Dall’aroma complesso, fresco e floreale, Gin&P (alc 425 in vol) al palato è morbido e persistente, caratterizzandosi per la perfetta armonia tra le note di ginepro e quelle del genepì, accompagnate da delicati sentori agrumati dati dalla presenza della scorza di arancia.
Un gin che si può servire anche liscio, ma che lavora molto bene anche in miscelazione, dove può essere impiegato sia nella rivisitazione di classici sia per nuove creazioni, oltre che per un Gin&Tonic. Un esempio proposto dall’azienda è il Turin Negroni, rivisitazione piemontese del grande aperitivo, fatta miscelando Gin&P con altri due prodotti della casa, il Bitter Tuvè e il Vermouth Drapò Rosso, e decorando con una scorza di arancia.
Curato nella lavorazione e nel gusto il nuovo prodotto lo è anche nel pack. Una bottiglia da 70 cl con l’etichetta che riporta il disegno stilizzato degli arbusti di genepì in colore giallo, lo stesso dei fiori della pianta. Ogni bottiglia, firmata dal master distiller, è inoltre impreziosita da un collarino scritto a mano con l’indicazione del numero della bottiglia, della data di produzione e del numero del lotto. Mentre l’immagine della Piazza San Carlo di Torino presente nel collarino è stata ripresa da un francobollo ritrovato su una cartolina degli anni Trenta del secolo scorso.
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La ricetta
Turin Negroni
Ingredienti:
3 cl Gin&P, 3 cl Bitter Tuvè, 3 cl Vermouth Drapò Rosso
Preparazione:
build
Bicchiere:tumbler basso
Decorazione:
fetta di arancia