Coda di gallo: a Colleferro un nuovo cocktail bar con Emanuele Bruni al bancone

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Aperto in provincia di Roma, il locale propone una drink list che pesca il meglio della storia della mixology, passando per gli “unforgettable” e l’aperitivo all’italiana. E una cucina internazionale e pop

Emanuele Bruni riparte dalla sua Colleferro (Roma), dove è nato e dove torna dopo anni di peregrinazioni fra i cocktail bar internazionali. Un incastro di opportunità: degli investitori già nel settore della somministrazione (hanno una gelateria-pasticceria, Gallos, e si chiamano Cedrox srl) decidono di investire sul territorio per creare una nuova realtà ristorativa in una zona in fermento, ma ancora povera di locali di qualità. Si rivolgono a Bruni e alla sua società di consulenza The Prince Factory per l’elaborazione del format e la composizione della squadra. E lui, forte delle sue esperienze (per citarne alcune, Freni & Frizioni, La Punta Expendio de Agave, Sanctuary Eco Retreat), propone un cocktail bar con cucina: «uno street bar con un servizio da hotel ma informale, soprattutto nel servizio dei drink», descrive Bruni.

In tempo per la fine del 2022, nasce Coda di gallo, nome che incastra sia la traduzione letterale del termine cocktail, che il nome già usato dai soci per la gelateria. Spazi ampi, sono circa 150 metri quadrati in tutto, comprese le cucine, 62 posti a sedere e un bel bancone da cinque metri su cui si possono accomodare 7 persone.

60 cocktail in carta

Per quanto riguarda il reparto cocktail, Bruni spiega: «Siamo in provincia e per questo non abbiamo voluto spingere troppo con drink elaborati, ma siamo andati a pescare dal meglio della storia della miscelazione». In pratica una selezione del meglio, con circa 60 drink in carta, pescati dai ricettari dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi, passando per gli “unforgettable” e l’aperitivo all’italiana.

Unica concessione alla vanità: il signature Gallo Cedrone, pensato dallo stesso Bruni, che è un highball con Bitter Carpano con aggiunta di soda al pompelmo, succo di lime e bitter orange, “fresco, che si fa bere anche a tutto pasto”.

Non manca un focus sul gin, che si muove su due direttrici: una carta dei Martini e una dei Gin&Tonic, che varia ogni tre mesi. «Per i Martini abbiamo preso ispirazione dal Dukes, sono 7, serviti in bottiglia a -18, e andiamo a combinare 7 gin e 7 vini fortificati differenti». Stesso discorso per Gin&Tonic, qui sono 10 possibilità di incastrare gin e toniche in abbinamento fra di loro.

Cucina internazionale e pop

Ad accompagnare la bevuta, la cucina di Fabio Aiello, già pastry chef di Gallos, che di Coda di gallo cura tutto, dal salato al dolce, e ha pensato a un menù internazionale e pop. «Un mix di cucina tradizionale mediterranea, con un’influenza della cucina della fascia tropicale. In altre parole – dice Bruni – puoi trovare una salsa greca o francese in un taco». In carta una selezione di primi e secondi che cambiano su base settimanale o comunque sempre seguendo le proposte freschissime dei fornitori. «È il nostro modo per tenere i prezzi contenuti: lavoriamo solo quello che ci viene proposto di fresco e a buon mercato perché in piena stagione». Moderati anche i prezzi dei drink: si beve dai 7 ai 10€ e anche qui incide la componente “provincia”.

In sala, ad affiancare Bruni che gestisce il bancone, c’è Simone Francini, che fa da collante fra cucina, sala e banco, aiutando anche nella scelta degli abbinamenti food&drink. Divertente l’idea di proporre un “Angolo snack bar” dedicato all’ora dell’aperitivo, con miniporzioni che arrivano dalla cucina proposte in coppia per favorire l’aperitivo a due. Si inizia alle 18, ma si continua fino al dopocena, fino alle 2 di notte.

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