Bombay Sapphire punta a diventare 100% sostenibile

Il gin premium di Gruppo Bacardi entro quest'anno sarà realizzato interamente con sole botaniche di origine sostenibile e certificate

Bombay Sapphire sostenibilità
Il gin premium di Gruppo Bacardi entro quest'anno sarà realizzato interamente con sole botaniche di origine sostenibile e certificate

Entro fine anno Bombay Sapphire sarà un 100% sostenibile e certificato come tale. Il gin premium del Gruppo Bacardi, distribuito in Italia da Martini, sta infatti per concludere l’iter di certificazione per tutte e 10 le sue botaniche: bacche di ginepro dalla Toscana, coriandolo dal Marocco, buccia di limone dalla Spagna, chicchi di paradiso dal Ghana, pepe di Giava, radice di giaggiolo, scorza di cassia, radice di angelica, liquirizia, mandorla e semi di coriandolo.

Botaniche accuratamente selezionate da Ivano Tonutti, master of botanicals del Gruppo, per le quali otto dei loro fornitori sono già certificati secondo lo standard For Life, assegnato a livello internazionale da Ecocert. Risultato raggiunto grazie al sostegno che Gruppo Bacardi ha assicurato ai fornitori per raggiungere gli elevati standard richiesti dalla certificazione. Standard che interessano quattro diverse aree: il benessere delle persone coinvolte nella raccolta e nella fornitura delle botaniche, la riduzione dell’impatto ambientale nella loro coltivazione e raccolta, le pratiche di acquisto responsabile e lo sviluppo sostenibile a livello locale e nelle fasi chiave della supply chain.

Certificazioni che si aggiungono a quelle già ottenute da Bombay Sapphire per la sua distilleria. Questa, realizzata nel 2014 a Laverstoke, nell'Hampshire (Regno Unito), attraverso la ristrutturazione di una antica cartiera risalente al XVIII secolo, è stata classificata come “Eccezionale” da Breeam (Building research establishment environmental assessment methodology), tra le più accreditate certificazioni ambientali per gli edifici a livello internazionale, per gli elevati standard di sostenibilità.

Attenzione alla sostenibilità, intesa nel senso più ampio, che vede il brand protagonista anche di diversi progetti finalizzati a migliorare il benessere delle comunità di agricoltori che forniscono le preziose materie prime e a investire in tecniche sostenibili per proteggere i territori dove vivono. Un esempio è il villaggio nel Ghana dove, per diversi anni, il Gruppo Bacardi ha lavorato con Aiesec, ong locale, per aiutare la comunità ad affermarsi come cooperativa agricola indipendente. Un processo partito dall’installazione di una pompa ad acqua, che ora rifornisce il villaggio di acqua fresca, per arrivare al reclutamento di un agronomo, per fornire consigli e linee guida sule coltivazioni a basso impatto. Così da questo villaggio, quest’anno arriverà il primo raccolto di grani del paradiso per l’iconico gin.

Inoltre, il Gruppo Bacardi ha l’ambizione di arrivare entro il 2025 ad acquistare il 100% dei suoi ingredienti chiave da fornitori certificati in modo sostenibile.

REGISTRATI SU PREMIUM.BARGIORNALE.IT E SCARICA LO SPECIALE GIN 

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome